domenica 23 giugno 2013

Risparmio energetico



Sotto il nome di risparmio energetico possiamo annoverare le più svariate tecniche,  adatte od adottate per ridurre i consumi d'energia necessaria allo svolgimento delle varie attività umane, o di una qualsivoglia attività produttiva.

Il risparmio energetico, può essere ottenuto sia modificando i processi in modo che ci siano meno sprechi,  sia utilizzando tecnologie in grado di trasformare l'energia da una forma all'altra in modo più efficiente o   mediante l'auto produzione. 

Sono possibili soluzioni volte al risparmio energetico:


sostituzione lampade con quelle a basso consumo 
utilizzo di inverter di ultima generazione 
- utilizzo di chiller e pompe di calore per scambio termico 
- produzione energia elettrica in cogenerazione o da fonti rinnovabili
- utilizzo di sistemi di illuminazione dinamica 
- illuminazione dinamica e controllo delle presenze

Impianti fotovoltaici e diritto alla detrazione dell'Iva: sentenza della Corte di Giustizia Ue

Con la sentenza del 20 giugno, la Corte di giustizia ha risposto affermativamente a tale questione. La Corte rileva che lo sfruttamento di un impianto fotovoltaico costituisce un’«attività economica» se avviene al fine di ricavarne introiti aventi carattere di stabilità. Orbene, la nozione di introiti dev’essere intesa nel senso di una remunerazione percepita come contropartita dell’attività esercitata. Ne risulta che, per considerare che lo sfruttamento di un bene avvenga al fine di ricavarne introiti, è irrilevante che tale sfruttamento sia o meno finalizzato a generare profitti.
Poiché nel caso esaminato l’impianto installato sulla casa produce energia elettrica che viene immessa nella rete a fronte di una remunerazione, l’impianto viene sfruttato al fine di ricavarne introiti. Inoltre, dato che le cessioni di energia elettrica in rete sono effettuate in base a un contratto a tempo indeterminato, tali introiti hanno carattere di stabilità. E’ irrilevante al riguardo che la quantità di energia elettrica prodotta dall’impianto sia sempre inferiore alla quantità di energia elettrica consumata dal gestore per le proprie esigenze domestiche. (http://www.casaeclima.com)




giovedì 20 giugno 2013

Reti wi-fi con il decreto "Fare"


 le reti wi-fi pubbliche, che danno cioè accesso internet a utenti esterni all'azienda. Per esempio quelle installate da negozi, hotel. Decade ora l'obbligo di chiedere autorizzazione al ministero e al Questore, per qualunque azienda per la quale offrire internet non costituisce l'attività commerciale prevalente. Insomma, l'obbligo resta solo per i provider internet e per gli internet point, non per esercenti di altra natura che offrono internet ai propri clienti. In verità, il merito del decreto è soprattutto quello di fare chiarezza a riguardo. Solo secondo alcune interpretazioni normative, infatti, i gestori di reti tramite wi-fi pubbliche dovevano chiedere l'autorizzazione al ministero, alla stregua di un di Alessandro Longo - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/3lVPx

L'energia che viene dalle onde

Sfrutterà le onde del mare per generare energia elettrica e porterà il marchio di Enel Green Power, lo spin off dell'ex monopolista elettrico per le rinnovabili. Il tutto grazie a una tecnologia made in Italy, ideata e costruita dalla società pisana 40South Energy, che ha il suo quartier generale in Inghilterra ed è presente in tre paesi. Oggi la società guidata da Francesco Starace ha avviato l'installazione e la messa in esecuzione a Punta Righini (Castiglioncello) della macchina R115, con una capacità nominale di 150 KW e una potenza di Celestina Dominelli - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/HwkMb


martedì 11 giugno 2013

rivoluzione del gas di scisto

Lo scisto bituminoso, come dice il termine stesso, sono sedimenti particolarmente ricchi di bitume da cui, attraverso procedimenti chimici molto complessi come la pirolisi, l'idrogenazione o la dissoluzione termica, è possibile estrarre petrolio. Questi procedimenti, antieconomici fino a pochi anni fa, stanno diventando sempre più vantaggiosi a causa dell'aumento del prezzo del greggio e grazie al miglioramento delle tecnologie estrattive.
Le riserve di scisto bituminoso sarebbero inoltre molto ingenti. Secondo una ricerca del Dipartimento dell'Energia statunitense, infatti, le riserve "tecnicamente" estraibili di scisto bituminoso a livello mondiale si attesterebbero intorno ai 345 miliardi di barili ovvero circa il 10% delle riserve mondiali di greggio. Secondo il report, le attuali riserve stimate coprirebbero la domanda mondiale di petrolio per 10 anni e mezzo calcolando una media di consumi pari a 90 milioni di barili al giorno.


Read more: http://it.ibtimes.com/articles/50599/20130611/petrolio-energia-scisto-bituminoso-rivoluzione-rinnovabili-fonti.htm#ixzz2Vw3Q2xs5

Energia: La sorpresa dello scisto,riserve molto superiori a stime

Le riserve mondiali di petrolio e gas di scisto sono di gran lunga superiori a quanto finora stimato, secondo i dati raccolti dall'Eia, l'Agenzia informazioni dell'Energia statunitense, e sono tali da garantire la copertura di un intero decennio di consumi di petrolio. Le nuove stime derivano da studi geologici più aggioranti e completi. 
Un'affermazione tanto importante da meritare l'apertura oggi del Financial Times: queste riserve rappresentano il 10% della totalità di petrolio tecnicamente estraibile nel mondo e il 32% del gas. Queste riserve andrebbero ad aggiungere 345 miliardi di barili di greggio alle riserve globali, facendo salire il toatale a 3.357 miliardi di barili. Per quello che riguarda il gas, l'incremento corrisponde al 32% del totale sinora stimato. 
Le riserve di petrolio di scisto si concentrano in un pugno di paesi, primo fra tutti la Russia, seguita Stati Uniti, Cina, Argentina e Libia. Quelle di gas di scisto invece si concentrano in Cina, Argentina, Algeria, Usa, Canada e Messico. Attualmente "solo gli Usa e il Canada sono in grado di produrre petrolio e gas di scisto in quantità commerciali", sottolinea lo studio dell'Eia, un organo del Dipartimento energia americano, che ha analizzato 41 paesi. 
Grazie alla cosiddetta "rivoluzione dello scisto" e alle tecnologie combinate della fratturazione idraulica (fracking) e delle perforazioni orizzontali, il petrolio e il gas di scisto rappresentavano l'anno scorso il 29% della produzione americana di greggio e il 40% di quella di gas. 
http://www.lastampa.it/2013/06/11/scienza/ambiente/energia-la-sorpresa-dello-scisto-riserve-molto-superiori-a-stime-BvXAq5QbMpDqZUiYx58asN/pagina.html

5 volte più potenza rispetto alle turbine eoliche tradizionali

    


Arriva dal Regno Unito l'ultima novità in fatto di energia eolica. Il produttore londinese Poduhvat ha sviluppato una turbina eolica che – secondo l'azienda - sarebbe in grado di produrre cinque volte più energia rispetto alle turbine eoliche tradizionali, a parità di dimensioni del rotore.



PUÒ GENERARE 43,8 MW / H ALL'ANNO. La nuova turbina si chiama Whetar, è pressoché completamente silenziosa e può generare 43,8 MW / h all'anno (leggermente variabile a seconda dei venti prevalenti), con la capacità di carico sotto il 50%. La turbina risulta dotata di due rotori controrotanti racchiusi in un condotto di alloggiamento costruito appositamente. I rotori – spiega l'azienda - annullano a vicenda le forze rotazionali, riducendo così in maniera significativa le vibrazioni e rendendo la turbina più adatta alle aree urbane.



venerdì 7 giugno 2013

Modello e istruzioni Detrazione riqualificazione energetica (55%)




INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA
COMUNICAZIONE PER LAVORI CHE PROSEGUONO OLTRE IL PERIODO D’IMPOSTA
(DETRAZIONE D’IMPOSTA DEL 55%)
Articolo 29, comma 6, del decreto legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito con modificazioni dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2


Modello e istruzioni Detrazione riqualificazione energetica (55%)

http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/Nsilib/Nsi/Home/CosaDeviFare/Richiedere/Agevolazioni/Detrazione+riqualificazione+energetica+55/Modello/

Riqualificazione energetica

Sulle spese sostenute dal 6 giugno 2013 (data di entrata in vigore del Dl 63/2013) al 31 dicembre 2013, per gli interventi di riqualificazione energetica di edifici già esistenti, spetta una detrazione del 65%. Le spese sostenute precedentemente fruivano, invece, della detrazione del 55%. Dal 1° gennaio 2014 la detrazione sarà del 36%, cioè quella ordinariamente prevista per i lavori di ristrutturazione edilizia.
Attenzione: il Dl 63/2013 ha escluso dal beneficio del 65% le spese per gli interventi di sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza e impianti geotermici a bassa entalpia e quelle per la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria. Inoltre, lo stesso decreto ha stabilito che per le spese sostenute per gli interventi su parti comuni di edifici condominiali o che interessino tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio, la detrazione del 65% si applica dal 6 giugno 2013 fino al 30 giugno 2014.
La detrazione spetta per le spese sostenute, e rimaste a carico del contribuente (per es. non incentivati dal Comune) per:
  • interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti, che ottengono un valore limite di fabbisogno di energia primaria annuo per la climatizzazione invernale inferiore di almeno il 20% rispetto ai valori riportati in un’apposita tabella (i parametri cui far riferimento sono quelli definiti con decreto del ministro dello Sviluppo economico dell’11 marzo 2008, così come modificato dal decreto 26 gennaio 2010). Il valore massimo della detrazione è pari a 100.000 euro
  • interventi su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari, riguardanti strutture opache verticali, strutture opache orizzontali (coperture e pavimenti), finestre comprensive di infissi, fino a un valore massimo della detrazione di 60.000 euro. La condizione per fruire dell’agevolazione è che siano rispettati i requisiti di trasmittanza termica U, espressa in W/m2K, in un’apposita tabella (i valori di trasmittanza, validi dal 2008, sono stati definiti con il decreto del ministro dello Sviluppo economico dell’11 marzo 2008, così come modificato dal decreto 26 gennaio 2010). In questo gruppo rientra anche la sostituzione dei portoni d’ingresso, a condizione che si tratti di serramenti che delimitano l’involucro riscaldato dell’edificio verso l’esterno o verso locali non riscaldati e risultino rispettati gli indici di trasmittanza termica richiesti per la sostituzione delle finestre

  • l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università. Il valore massimo della detrazione è di 60.000 euro
  • interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione. La detrazione spetta fino a un valore massimo di 30.000 euro. Il Dl 63/2013 ha escluso dal beneficio del 65% le spese per gli interventi di sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza e impianti geotermici a bassa entalpia e quelle per la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria.
  • http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/Nsilib/Nsi/Home/CosaDeviFare/Richiedere/Agevolazioni/Detrazione+riqualificazione+energetica+55/scheda+informativa+riqualificazione+55/