martedì 29 dicembre 2015

Efficienza energetica come mezzo per moderare la domanda di energia


http://eur-lex.europa.eu/resource.html?uri=cellar:ebdf266c-8eab-11e5-983e-01aa75ed71a1.0001.02/DOC_1&format=PDF






agenzia efficienza energetica



http://www.agenziaefficienzaenergetica.it/Portale4E

ENEA Channel - Progetto Bricks

NOVITA' SUL COSTO DELL'ENERGIA DAL dal 1° gennaio 2016

comunicato
dell'Autorità per l'energia elettrica il gas ed il sistema idrico

Milano, 28 dicembre 2015 

Dal 1° gennaio 2016 doppio ribasso per le bollette dell’energia. Per la famiglia-tipo1 la bolletta dell’elettricità registra infatti un calo del -1,2%, mentre per la bolletta gas la diminuzione sarà ancor più decisa, con un -3,3%, confermando risparmi complessivi nei 12 mesi per quasi 60 euro. E’ quanto prevede l’aggiornamento delle condizioni economiche di riferimento per le famiglie e i piccoli consumatori in tutela per il primo trimestre 2016. Per l’elettricità la spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole2 (1° aprile 2015- 31 marzo 2016) sarà di circa 505 euro, con un calo del -1,4% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° aprile 2014 - 31 marzo 2015), corrispondente ad un risparmio di circa 7 euro. Per il gas la spesa della famiglia tipo per lo stesso periodo sarà di circa 1.093 euro, con una riduzione del -4,4%, corrispondente a un risparmio di circa 50 euro rispetto all’anno scorrevole. Il risparmio complessivo nei 12 mesi dell’anno scorrevole per elettricità e gas sarà quindi di 57 euro per famiglia tipo

fonte:http://www.autorita.energia.it/allegati/com_stampa/15/151228agg.pdf

domenica 9 agosto 2015

Atlante dei diritti del consumatore di energia


Atlante dei diritti del consumatore di energia

Icona AtlanteL'Atlante dei Diritti dei Consumatori è una guida sintetica alle garanzie e tutele definite dall'Autorità per l'energia a beneficio dei clienti finali nei settori dell'energia elettrica e del gas. Si compone di domande e risposte in un linguaggio semplice e diretto, da consultare attraverso un motore di ricerca.

Per navigare all’interno dell’Atlante , scegliete il settore – elettricità o gas – con i bottoni sulla sinistra e poi selezionate uno degli argomenti proposti nel menù sulla sinistra.

Oppure utilizzate la casella di ricerca in alto a destra: iniziate a digitare e selezionate tra le parole chiave che vi verrano proposte o inserite un termine da ricercare in tutte le domande/risposte presenti nell'Atlante.

Oppure ancora selezionate uno degli argomenti che vi vengono proposti qui a sinistra, nella “tag cloud”.

Visualizza il Glossario per comprendere meglio i termini utilizzati nelle bollette di energia elettrica e gas 

fonte: http://www.autorita.energia.it/atlante/index.htm

     La bolletta spiegata

icona ele
Con la bolletta dell’energia elettrica, famiglie e piccoli consumatori serviti in maggior tutela pagano per le seguenti voci di spesa:
servizi di vendita, ovvero il prezzo dell'energia; i servizi di rete per il trasporto dell'elettricità dalle centrali nelle abitazioni e la gestione del contatore; le imposte.
L'Autorità ha stabilito che queste voci e le relativa spesa siano indicate con chiarezza nel quadro di riepilogo alla prima pagina della bolletta.

III trimestre 2015

Composizione percentuale della spesa per l'energia elettrica per il cliente domestico tipo in maggior tutela
Dettagli


grafico a torta







  
















fonte: http://www.autorita.energia.it/it/consumatori/bollettatrasp_ele.htm
Comunicato stampa

Energia: letture più frequenti e nuovi indennizzi automatici per ridurre stime e acconti in bolletta

Milano, 04 agosto 2015
Bollette sempre più basate su consumi effettivi grazie a nuovi obblighi di lettura, a incentivi all'utilizzo dell'autolettura da parte del cliente e a criteri che riducano la differenza tra valori reali e stimati; incremento della periodicità di invio delle bollette e indennizzi automatici per ritardi; divieto di fatture "miste", cioè con dati effettivi e stimati, in caso di scelta di fatturazione mensile. Tempi certi per le bollette di chiusura in caso di cambio fornitore, volture o disattivazione. Sono le principali proposte dell'Autorità per risolvere alcune delle criticità ancora esistenti in tema di fatturazione, presentate con il Documento per la consultazione "Fatturazione nel mercato retail" 405/2015/R/com, dopo le misure già attuate con il provvedimento sulla misura gas (117/2015/R/gas). Tutti i soggetti interessati potranno far arrivare le proprie osservazioni entro il 30 settembre 2015.

Gli interventi, che riguardano tutti i piccoli clienti, sia in tutela sia nel mercato libero, si basano anche sui primi risultati dall'indagine conoscitiva dell'Autorità sulla fatturazione, da cui emerge come le bollette basate su consumi effettivi (cioè non contenenti consumi stimati) siano il 75% circa del totale nel settore elettrico - dove il 98% circa dei clienti ha il contatore elettronico telegestito -, mentre sono l'8,5% nel gas, dove però la diffusione dei contatori telegestiti è appena agli inizi.
Nel dettaglio, l'Autorità propone di intensificare la periodicità della fatturazione, con la possibilità di concordare una maggiore frequenza rispetto a quelle previste dalla regolazione, anche per una maggiore consapevolezza dei propri consumi. Ad esempio, per chi consuma tra i 500 e i 5.000 Smc/anno di gas l'obbligo minimo di invio passa dalle attuali 2 o 3 volte l'anno a un periodo almeno bimestrale, come per la maggioranza dei clienti dell'elettricità. Inoltre la frequenza di fatturazione dovrà essere sempre coerente con il periodo dei consumi (ad esempio, se il contratto prevede che la bolletta sia emessa ogni due mesi, la fattura dovrà riferirsi a consumi bimestrali) e la fattura  dovrà  essere  emessa  entro  45  giorni  dal  termine  del  periodo  di  riferimento,  pena  il pagamento di un indennizzo automatico di 20 euro a favore del cliente finale.
Per quanto riguarda le letture, per i contatori elettrici non telegestiti si propone di portare l'obbligo minimo di rilevazione dei dati da annuale a quadrimestrale, con l'obbligo di reiterare il tentativo di lettura se per due volte consecutive non fosse andato a buon fine e se non vi fosse alcuna autolettura disponibile.  Inoltre,  il  distributore  dovrà  pubblicare  sul  proprio  sito  internet  il  calendario  dei passaggi del personale incaricato, organizzato almeno per codice postale (CAP).

Per  ridurre  il  fenomeno  delle  fatture  miste  (consumi  effettivi  e  stimati),  in  caso  di  contatori telegestiti si propone di introdurre il divieto del loro invio a oltre il 40% dei clienti serviti dal venditore e il divieto di emettere fatture miste per chi ha o sceglie la fatturazione mensile. Per i clienti con contatori non telegestiti inoltre, nel caso in cui si trasmetta l'autolettura, si prevede invece che non si possa più ricevere una fattura mista con consumi stimati successivi al momento della stessa autolettura.
Se i dati di misura effettivi non fossero disponibili a seguito di switching e volture per contatori non telegestiti o nel caso siano state già emesse due fatture consecutive in acconto con contatori telegestiti, il venditore dovrà garantire  al  cliente  la  possibilità  dell'autolettura,  mettendogli a disposizione uno o più canali per comunicarla e i tempi utili per farlo; una volta acquisita dovrà inviare i dati al distributore per la relativa validazione ai fini della fatturazione.

Infine per migliorare la disciplina delle fatture di chiusura del rapporto contrattuale (in caso di cambio fornitore, voltura e disattivazione) di qualsiasi tipo di utenza, gas o luce, domestica e non, si prevede che, per garantire il rispetto del tempo massimo di ricezione di 6 settimane previsto dalla normativa, la loro emissione avvenga al più tardi 8 giorni prima dallo scadere delle stesse 6 settimane, anche valutando una riduzione degli 8 giorni in caso di recapito della bolletta via mail o web. In caso di ritardo sono previsti indennizzi automatici a favore del consumatore o anche per il venditore da parte del distributore se quest'ultimo ritarda nella messa a disposizione del dato di misura. Il documento di consultazione 405/2015/R/com e la relativa scheda tecnica di approfondimento sono disponibili sul sito www.autorita.energia.it.

fonte: http://www.autorita.energia.it/it/com_stampa/15/150804.htm


La nuova bolletta 2.0 è rinviata a gennaio 2016

La nuova bolletta 2.0 è rinviata a gennaio 2016


Prevista inizialmente per settembre di quest'anno, l'entrata in vigore  della nuova bolletta 2.0 è stato posticipato al 1° gennaio 2016.

Si pensa  così di fare  coincidere l'avvio di questa nuova esperienza,  con l'entrata in vigore delle nuove tariffe di rete e degli oneri di sistema dell'elettricità. 

Sarà compito dell'Autorità   preparare il modello della bolletta sintetica e una guida alla lettura della medesima.

agam o8/2o15

 

domenica 2 agosto 2015

Avviso Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza Energetica – CSE 2015

Avviso Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza Energetica – CSE 2015: 50 milioni di euro per l’efficientamento e la produzione di energia da fonti rinnovabili sugli edifici pubblici

Aggiornamento del 13 luglio 2015

Con il Decreto 13 luglio 2015 -  firmato dall’Autorità di gestione del POI Energia - la dotazione è stata ampliata da 50 a 80 Milioni di Euro.


L’Autorità di Gestione del POI Energia, MiSE DGMEREEN ha pubblicato l’Avviso Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza Energetica 2015, che ha una dotazione finanziaria di 50 milioni di euro.
L’Avviso offre alle amministrazioni comunali delle Regioni Convergenza 
la possibilità di ottenere il finanziamento per realizzare progetti di efficientamento e/o produzione di energia da fonti rinnovabili a servizio di edifici pubblici, attraverso l’acquisizione di beni e servizi tramite le procedure telematiche del Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione (MePA).
Tutti gli interventi dovranno essere realizzati sulla base di una diagnosi energetica dell’edificio oggetto dell’intervento, che deve essere già in possesso dell’Amministrazione.
Non potranno essere richiesti contributi in relazione a edifici ricompresi tra i beni culturali di cui all´art. 10 del D.Lgs. 22 gennaio 2004.
L’Avviso CSE 2015 finanzia interventi da realizzare attraverso l’acquisizione tramite MePA dei seguenti prodotti:
  • impianto fotovoltaico connesso in rete
  • impianto solare termico acs per uffici
  • impianto solare termico acs per scuole con annessa attività sportiva
  • impianto a pompa di calore per la climatizzazione
  • interventi di relamping
Il finanziamento è concesso nella forma del contributo a fondo perduto fino al 100% (cento per cento) dei costi ammissibili, secondo una procedura a sportello gestita dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Come fare per partecipare

  • A partire dal 28 maggio 2015, le Amministrazioni comunali abilitate al MePA possono attivare le procedure per acquistare nell´ambito del bando “Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica" del Mercato Elettronico, gli specifici prodotti “POI – Energia C.S.E. 2015" elencati nella "tabella prodotti POI" ricompresa nell’Avviso. I relativi acquisti possono essere attivati esclusivamente tramite una richiesta di offerta (RdO)..
  •  Dopo l'aggiudicazione provvisoria della RdO, i Comuni presenteranno apposita istanza di concessione del contributo fino al 100% dei costi ammissibil. Tale istanza può essere presentata a partire dal 14 luglio 2015 sino a esaurimento della dotazione finanziaria dell’Avviso e, comunque, non oltre il 12 settembre 2015;
  • Il contributo concesso in relazione a ciascun intervento oggetto della singola istanza deve essere di importo:
    - almeno pari a 40.000,00 euro IVA esclusa
    - complessivamente concesso in favore di ciascun Comune, in relazione ad uno o più interventi, deve essere inferiore alla soglia di rilevanza comunitaria di cui all'art. 28, co. 1, lett. b) del D.Lgs. n. 163/2006, di volta in volta vigente alla data di emissione della RDO, e attualmente pari ad euro 207.000,00 oltre IVA

 fonte: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/
agam agosto 2015


Decreto interministeriale 26 giugno 2015

Decreto interministeriale 26 giugno 2015 - Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici

Il decreto del 26 giugno 2015 del Ministro dello sviluppo economico di concerto con i Ministri dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, delle infrastrutture e dei trasporti, della salute e della difesa, reca “Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici”, ai sensi dell’articolo articolo 4, comma 1, del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, con relativi allegati 1 ( e rispettive appendici A e B) e 2
 fonte: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/
agam agosto 2015

martedì 5 maggio 2015

REGIONE SICILIA Avviso pubblico per la manifestazione d'interesse - Scadenza 08/06/2015

REGIONE SICILIA  
Avviso pubblico per la manifestazione d'interesse - Scadenza 08/06/2015

Avviso pubblico per la manifestazione d'interesse rivolto agli enti pubblici e alle società strumentali e/o di scopo con capitale posseduto prevalentemente da enti pubblici operanti nel territorio siciliano, per proporre programmi per l'efficienza energetica e la produzione di energia da fonti rinnovabili a valere sui fondi Jessica Energia.
Scadenza 08/06/2015
DDG 235 del 20/04/2015

domenica 15 marzo 2015

Fracking Explained with Animation

Fracking Explained with Animation


U.S. Energy Information Administration - Italia - Country Analysis Note


‹ COUNTRIES

ITALY   

Country Analysis Note

  • As a net importer of oil and natural gas, Italy is heavily dependent on imports to meet its energy needs. Net imports of petroleum and other liquids were over 1.1 million barrels per day (bbl/d) in 2013. Italy's main crude oil suppliers are Libya, Azerbaijan, Saudi Arabia, and Russia.
  • Italy is a major refining center in Europe and a significant exporter of refined products. Italy has the second largest crude oil refining capacity in the European Union after Germany, with a total capacity of nearly 2.1 million bbl/d from fifteen crude oil refineries, according to Oil & Gas Journal (OGJ). However, Italian refineries are at risk of closing in the next few years because of declining domestic consumption of petroleum products and competition from Asia.
  • Italy is the second largest natural gas importer in Europe, after Germany. Natural gas imports were around 2.2 trillion cubic feet (Tcf) in 2013, while dry natural gas production that same year totaled 273 billion cubic feet. The majority of Italy's natural gas imports come from Algeria and Russia via pipelines. Imported gas from Russia accounted for 36% of Italy's natural gas consumption in 2013.
  • A significant portion of Italy's imported natural gas comes from Algeria and Libya through the Trans-Mediterranean (also known as Enrico Mattei) and Greenstream pipelines, respectively.
  • Gazprom continues to consider Italy along with Austria as a potential end-point of Russia's South Stream natural gas pipeline project, designed to be an alternative to natural gas exports via Ukraine.
  • Liquefied natural gas (LNG) accounted for about 8% of Italy's total natural gas supply, mostly from Qatar. Italy has 3 LNG terminals, although they have a total utilization rate of only 45%.
  • Italy has the sixth-largest proved natural gas reserves in Europe with 2.1 Tcf, and the fifth-largest proved reserves of crude oil in Europe with 560 million barrels as of January 1, 2014, according to OGJ.
  • Italy enacted an offshore drilling ban in 2010, following the Deepwater Horizon oil spill in the United States Gulf of Mexico. Since then, Italy has lifted the ban for certain offshore projects, although the government continues to ban drilling in certain areas near the coast.
  • The government's National Energy Strategy calls for renewables to provide 23% of primary energy consumption by 2020, up from 13% in 2012.
Analysis Last Updated: July 2014
agam 03_2015

SHALE GAS

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI
Esplorazione e produzione di idrocarburi (come il gas di scisto) mediante la fratturazione idraulica ad elevato volume 

Negli ultimi dieci anni, negli Stati Uniti si è osservato uno sviluppo molto rapido delle fonti convenzionali di gas e petrolio. Il termine “non convenzionale” si riferisce principalmente alle caratteristiche dei serbatoi geologici o formazioni di roccia (detti rocce-serbatoio) contenenti idrocarburi, che differiscono dai serbatoi convenzionali. Queste formazioni non convenzionali spesso si estendono in aree molto vaste, sono caratterizzate da un basso contenuto energetico per volume di roccia e da permeabilità bassa o molto bassa. I principali tipi di combustibili fossili non convenzionali sono: il tight gas, il gas di scisto, il gas naturale in carbone, gli idrati di metano, il tight oil, l’olio di scisto (shale oil), le scisti bituminose e le sabbie bituminose. Il gas di scisto sembra essere l’idrocarburo non convenzionale con il maggior potenziale di sviluppo in Europa: in alcuni Stati membri sono già in corso attività di esplorazione in questo settore. L’aumento della produzione di gas di scisto negli Stati Uniti ha determinato un calo dei prezzi del gas sul loro mercato nazionale e un impatto economico positivo sulla loro economia. Questi cambiamenti nell’economia degli Stati Uniti hanno avuto anche ripercussioni sui mercati internazionali dell’energia. Ad esempio, a livello globale, le riserve di gas naturale liquefatto (GNL) sono aumentate, esercitando un impatto indiretto sui prezzi del gas dell’UE e, nello stesso tempo, un aumento delle esportazioni di carbone verso l’UE1 . Nell’UE, nel corso degli ultimi tre anni, alcuni Stati membri hanno assegnato concessioni e/o autorizzazioni per la prospezione/esplorazione o sono in procinto di farlo: Danimarca, Germania, Ungheria, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna, Svezia e Regno Unito2 . Tuttavia, non tutti i titolari di autorizzazione hanno avviato concretamente attività di prospezione o esplorazione. Attualmente, queste attività (fasi di prospezione o ricerca) sono state effettuate o sono in corso in Danimarca, Germania, Polonia, Romania, Svezia e Regno Unito. Finora in Europa non è ancora stata avviata la produzione commerciale del gas di scisto, anche se sono stati realizzati alcuni progetti pilota di produzione, ad esempio in Polonia. La produzione commerciale potrebbe iniziare in alcuni Stati membri nel periodo 2015-2017 (ad esempio in Polonia e Regno Unito). 
estratto da:
http://ec.europa.eu/environment/integration/energy/pdf/swd_2014_22_it.pdf

ne abbiamo parlato
http://energy-agam.blogspot.it/2013/03/shale-gas.html

agam 03/2015



sabato 14 marzo 2015

Covenant of Mayors webinar - Engaging people in Smart Grids

Covenant of Mayors webinar - Engaging people in Smart Grids
Covenant of Mayors webinar - Engaging people in Smart Grids
19 March 2015 09:30 - 11:00
Online, Belgium
Energy grids become smarter changing the role of consumers drastically. 
The webinar is about the possibilities to engage consumers (citizens, SMEs) in the energy sector. The S3C EU FP7 project toolkit (tools, guidelines) for Smart Grid projects as well as best-practice examples about successful consumer activation will be presented. 
The webinar addresses the following main questions:
- What benefits can smart grids bring to communities?
- How to win citizens’ attention and interest and how can they be used to help people saving energy? 
- How to turn this technical topic into a regional initiative?
Speakers: Ludwig Karg and Kerstin Niemeier (B.A.U.M. Consult GmbH).
The webinar can be of interest primarily to decision-makers, utilities, and anyone who is involved in (or intends to become involved in) the development of smart grid projects, products, or services.

agam 03_2015

CERTIFICATI BIANCHI - TEE- ruolo degli Energy Manager

CERTIFICATI BIANCHI - TEE- 

ruolo degli  Energy Manager


La figura dell’energy manager è stata introdotta nel panorama normativo italiano dall’art. 19 della legge n.10/91, il quale stabilisce che soggetti caratterizzati da rilevanti consumi energetici, e precisamente: • 10.000 tep per il settore industriale • 1.000 tep per gli altri settori (tipicamente il settore terziario e la pubblica amministrazione) hanno l’obbligo di nominare il “tecnico responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia”. A titolo di riferimento, 10.000 tep corrispondono a circa 12 milioni di Sm3 di gas naturale (con potere calorifico inferiore del gas di 34.540 kJ/Sm3 o 8.250 kcal/Sm3). Per quanto riguarda l’energia elettrica, la situazione è più complicata. La legge 10/91 assume infatti due coefficienti di conversione: 2.300 kcal/kWh per elettricità (usi finali) in media tensione e 2.500 kcal/kWh in bassa tensione. Con simili fattori di conversione 10.000 tep corrispondono ad un consumo (solo elettrico) di 43,5 milioni di kWh in media e 40 milioni di kWh in bassa tensione. Ai fini della verifica dell’obbligo di nomina dell’energy manager fanno fede i precedenti valori. Si tenga presente che l’AEEG (delibera 03/08, v. nota 8) ha fissato l’attuale coefficiente di conversione – valido nell’ambito del sistema dei certificati bianchi – a 0,187 tep/MWh (1870 kcal/kWh). Con tale valore, 10.000 tep corrispondono a circa 53,5 milioni di kWh. Ai fini della partecipazione al sistema dei TEE, è il soggetto che nomina l’energy manager a beneficiare dei titoli emessi, e non direttamente l’energy manager stesso, il quale si configura invece come figura di raccordo tra la propria organizzazione e il GSE. La nomina, in accordo col disposto dell’art. 19 della l. 10/91, deve essere reiterata negli anni durante i quali viene superata la soglia di obbligo (1.000 o 10.000 tep), pena la decadenza al diritto di emissione dei titoli.

fonte: guida operativa ENEA

agam 03_2015


CERTIFICATI BIANCHI - TEE- Le Società di Servizi Energetici (SSE) e le ESCO

Ottenimento  certificati bianchi - TEE

Il ruolo delle Società di Servizi Energetici (SSE) e le ESCO 

Il decreto 28.12.2012, all’art. 7, comma 1, lettera c, definisce le SSE come “società terze operanti nel settore dei servizi energetici, comprese le imprese artigiane e loro forme consortili”. 
Al riguardo, la Linea Guida EEN 9/11, all’art. 1 “Definizioni”, riporta: «Società […] che alla data di avvio del progetto4 hanno come oggetto sociale, anche non esclusivo, l’offerta di servizi integrati per la realizzazione e l’eventuale successiva gestione di interventi». Da tale definizione deriva che, per potersi accreditare sul sito del GSE e presentare progetti finalizzati all’ottenimento di TEE, non è necessaria una preventiva esperienza nel campo dell’efficienza energetica, ma è sufficiente che nello statuto della società sia prevista la fornitura di “servizi energetici integrati”. Si consideri inoltre che la definizione succitata impone che la società sia già costituita come SSE al tempo dell’avvio del progetto; ciò significa a rigore che una SSE di recente formazione non può richiedere TEE per interventi realizzati antecedentemente
Spesso le SSE sono presenti sul mercato come ESCO - Energy Service Companies, ossia società di servizi energetici. 
La definizione di ESCO è fornita dal decreto legislativo n. 115/08, all’art. 2 ‘Definizioni’, lettera i): «ESCO»: persona fisica o giuridica che fornisce servizi energetici ovvero altre misure di miglioramento dell’efficienza energetica nelle installazioni o nei locali dell’utente e, ciò facendo, accetta un certo margine di rischio finanziario. Il pagamento dei servizi forniti si basa, totalmente o parzialmente, sul miglioramento dell’efficienza energetica conseguito e sul raggiungimento degli altri criteri di rendimento stabiliti. L’accreditamento come SSE non implica ovviamente che la società sia configurabile come ESCO e che quindi si possa presentare come tale ai propri clienti. Tra l’altro, esiste una norma specifica, la UNI CEI 11352, dedicata alle ESCO.
nota:
La norma UNI CEI 11352 «Gestione dell’energia Società che forniscono servizi energetici (ESCO) Requisiti generali e lista di controllo per la verifica dei requisiti», pubblicata ad aprile 2010, fissa le condizioni generali e fornisce una lista di controllo per la verifica dei requisiti delle società che forniscono servizi energetici volti al miglioramento dell’efficienza energetica presso i propri clienti, con garanzia dei risultati; descrive le qualità minime di un servizio di efficienza energetica e le capacità (professionali, economiche e finanziarie) che una ESCO deve possedere; fornisce una lista di controllo per la verifica delle capacità delle ESCO; stabilisce le linee guida a supporto dei clienti nella scelta dei servizi offerti dalle ESCO.

fonte: guida operativa ENEA

agam 03_2015




giovedì 12 marzo 2015

ENEA - GUIDA OPERATIVA - OTTENIMENTO CERTIFICATI BIANCHI - I RIFIUTI

LA PRODUZIONE E LA GESTIONE DEI RIFIUTI IN ITALIA 


La situazione attuale Nel caso specifico della gestione dei rifiuti debbono essere prese in esame attività piuttosto diversificate che includono aspetti che spaziano dalla raccolta, al trasporto, all’impiantistica di trattamento (per lo più finalizzata al riciclaggio e al recupero), allo smaltimento finale, di solito rappresentato dalla discarica controllata. Occorre inoltre ricordare che oltre ai rifiuti urbani l’esame deve riguardare anche i rifiuti speciali, vale a dire tutta quella gamma di rifiuti, inclusi anche quelli classificati come pericolosi, che oltre a essere quantitativamente assai più significativa di quelli urbani, possono richiedere il ricorso a tecniche di gestione e di trattamento specifiche, che sovente si discostano da quelle tipiche degli urbani. Va da sé che questa prima edizione della guida non possa essere esaustiva di tutti i multiformi aspetti che compongono il ciclo completo di gestione dei rifiuti, siano essi urbani o speciali. 


In particolare le modalità gestionali che sono state prese in esame hanno riguardato: − l’incenerimento; − il trattamento meccanico, meccanico-biologico e la produzione di CSS/CDR 1 ; − il compostaggio e la digestione anaerobica. Va comunque evidenziato che le suddette voci, pur costituendo una gamma ridotta di forme di trattamento, sotto l’aspetto quantitativo costituiscono una frazione consistente delle modalità gestionali che trovano applicazione allo stato attuale, soprattutto per quanto riguarda i rifiuti urbani. Inoltre, come verrà discusso in seguito, sino a oggi gli unici casi oggetto di proposte e successiva assegnazione di TEE sono riconducibili ad impiantistica relativa proprio a tali forme di trattamento. Si sottolinea comunque il numero assai ridotto di interventi a oggi proposto nel settore della gestione dei rifiuti. Dall’analisi della banca dati messa a punto dall’ENEA per il periodo 2009-giugno 2013 sono state individuate poco meno di trenta iniziative (tratto dalla Guida operativa redatta e pubblicata da Enea)


Le guide settoriali sui certificati bianchi, redatte dall'ENEA, rappresentano un valido strumento di studio ed approfondimento, per coloro i quali si occupano di tematiche legate all'energia ed all'ambiente.
agam 03_2015


ENEA - GUIDA OPERATIVA - OTTENIMENTO CERTIFICATI BIANCHI


GUIDA OPERATIVA 
Il sistema dei Certificati Bianchi, o Titoli di Efficienza Energetica (TEE), è stato definitivamente introdotto in Italia dai decreti 20 luglio 2004. L’accesso a tale sistema incentivante è articolato su tre diversi metodi di valutazione: il metodo standardizzato, il metodo analitico ed il metodo a consuntivo. I primi due si sostanziano nell’esistenza di schede tecniche le quali facilitano l’accesso al sistema, avendo già incluso l’algoritmo di calcolo dei risparmi che incorpora implicitamente la baseline, la verifica dell’addizionalità, gli aggiustamenti, ecc. Il metodo a consuntivo, viceversa, comporta un maggior coinvolgimento del proponente il quale, nel presentare il proprio progetto, è invitato a pronunciarsi sul complessivo quadro al contorno, sia di tipo tecnologico, che normativo, che di mercato. Questo compito non è di immediata esecuzione poiché ogni progetto ha le sue proprie peculiarità, e non può far tesoro dell’esperienza maturata con altri progetti analoghi già inviati a sistema. La comunità delle SSE (società di servizi energetici) e delle SEM (società con energy manager nominati) ha allora sollecitato le istituzioni nel mettere a disposizione dei riferimenti condivisi con il soggetto valutatore, in maniera da rendere più spedita la compilazione della proposta a consuntivo facilitando al contempo il lavoro istruttorio. 

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha fatto propria l’istanza, ed ha elaborato il comma 2 dell’art. 15 del DM 28.12.2012, il quale recita: “L’ENEA predispone e pubblica, entro il 31 dicembre 2013 e successivamente con cadenza biennale, guide operative per promuovere l’individuazione e la definizione di progetti a consuntivo con particolare riferimento ai settori industriali del cemento, del vetro, della ceramica, dei laterizi, della carta, della siderurgia, dell’agricoltura e dei rifiuti nonché ai settori di cui all’articolo 4, comma 2, lettere a), b) e c) [trasporti pubblici locali, edifici e utenze delle regioni e delle province autonome e degli enti locali, riduzione del traffico urbano, illuminazione pubblica, settore idrico (N.d.R.)], del decreto del Ministro dello sviluppo economico del 15 marzo 2012. Le guide operative sono corredate della descrizione delle migliori tecnologie disponibili e delle potenzialità di risparmio in termini economici ed energetici derivanti dalla loro applicazione.”


fonte Enea
agam 03_2015

sabato 28 febbraio 2015

diagnosi energetica

La diagnosi energetica ha come finalità quella di di individuare interventi di efficentamento energetico che risultino  energeticamente ed economicamente vantaggiosi. 

Fatte salve le situazioni in cui il miglioramento delle caratteristiche energetiche di un edificio siano un obbligo di legge, il maggiore stimolo che può invogliare l’utilizzatore ad intraprendere azioni di riqualificazione energetica è quello di natura economica. 




Edifici costruiti di recente in generale hanno un buon grado di  prestazioni energetiche per cui difficilmente si possono realizzare  interventi di efficientamento ulteriori  tali da consentire un ritorno economico nel medio termine, medesimo  discorso vale per immobili sottoposti   a ristrutturazioni o manutenzioni straordinarie   dell’involucro edilizio o degli impianti. 

Prima di redigere una "valutazione" bisogna acquisire tutte le informazione atte a   valutare: 
-- anno di fabbricazione dell’immobile;
-- data degli ultimi interventi di manutenzione/ristrutturazione;
-- tipologia impianti.

Ciò al fine di individuare interventi energeticamente ed economicamente convenienti nel medio termine (5÷10 anni). 

agam 02_2015

giovedì 26 febbraio 2015

Presentazione Energy Union


COMMISSION PRIORITY

Energy Union 

A European Energy Union will ensure secure, 
affordable and climate-friendly energy for citizens and businesses. 
Using energy more wisely and fighting climate change is not only 
an investment in our children's future, it will also create new jobs and growth.

Important groundwork has already been done: 
we have a policy framework for energy and climate for 2030, 
an energy security strategy is in place, 
and an integrated energy market for all 
EU countries is closer than ever before.

ENERGY UNION PACKAGE


http://ec.europa.eu/priorities/energy-union/docs/energyunion_en.pdf
agam 02_2015


Unione energetica

Completare il mercato unico dell’energia in Europa per fare risparmiare ai cittadini di tutto il vecchio continente fino a 40 miliardi di euro all’anno. È questo l’obiettivo principale della Strategia per l’Unione dell’energia presentata oggi dall’esecutivo Ue che ritiene così di avere dato inizio, come sottolinea il commissario Maros Sefcovic al “progetto più ambizioso in questo settore in Europa dalla creazione della Comunità del Carbone e dell’acciaio” nel 1951. Troppo scarsa è la scelta e troppo alti sono i prezzi dell’energia in Europa, ha valutato la Commissione, secondo cui qui gas e elettricità sono più cari rispettivamente del 30% e del 100% rispetto agli Usa. Le cause sono invecchiamento delle infrastrutture, frammentazione dei mercati e mancanza di coordinamento delle politiche. Per questo l’esecutivo Juncker ha posto tra le “priorità assolute” del mandato la realizzazione di una rete europea dell’energia adeguatamente interconnessa. In parole povere: le autostrade non si fermano ai confini dei singoli Paesi, perché i cavi elettrici lo dovrebbero fare?
L’Unione dell’energia in particolare comporterà un clausola di solidarietà, che dovrebbe liberare i Paesi dalla dipendenza dai singoli fornitori, consentendo loro di fare pieno affidamento sui Paesi vicini, soprattutto in caso di perturbazioni dell’approvvigionamento energetico. Inoltre gli accordi conclusi dai Paesi Ue per acquistare energia o gas da Paesi terzi dovrebbero diventare molto più trasparenti.
La libertà dei flussi di energia dovrebbe poi essere equiparata a una quinta libertà fondamentale e il mercato dell’elettricità dovrebbe essere riorganizzato per diventare molto più interconnesso. Secondo l’Ue, infatti, dodici Stati membri ancora non soddisfano l’obiettivo minimo di interconnessione per cui almeno il 10% della capacità installata di produzione di elettricità deve poter “attraversare le frontiere”. Tra questi Paesi anche l’Italia, insieme a Cipro, Estonia, Irlanda, Lituania, Lettonia, Malta, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna e Regno Unito.
Grande attenzione anche all’efficienza energetica, settore in cui l’Europa è ancora indietro con il 75% degli immobili che sono a bassa efficienza e il 94% per cento dei trasporti che dipende da prodotti petroliferi. L’efficienza energetica, assicura la Commissione, sarà ripensata radicalmente e considerata una fonte di energia a sé stante, in grado di competere alla pari con la capacità di generazione. Si punterà sempre più decisamente a diventare una società a basse emissioni di Co2. L’esecutivo Ue assicura che si promuoverà la leadership tecnologica dell’Unione europea, sviluppando la prossima generazione di tecnologie dell’energia da fonti rinnovabili e raggiungendo una posizione di leadership nell’elettromobilità.
Attualmente l’Unione europea rimane il primo importatore di energia al mondo: importa il 53% del proprio fabbisogno, con un costo di circa 400 miliardi di euro all’anno. Sei tra gli Stati membri dell’Ue dipendono da un unico fornitore esterno per tutte le loro importazioni di gas. Secondo i calcoli della Commissione europea occorrerà investire, per il periodo fino al 2020, oltre mille miliardi nel settore dell’energia europea.
articolo di : LETIZIA PASCALE
fonte: http://www.eunews.it/2015/02/25/ue-lancia-unione-energetica/30907