Capire le nuove etichette di efficienza energetica.
- Che
cosa ha adottato la Commissione? Quando i consumatori potranno vedere i
risultati nei negozi? Che aspetto hanno le nuove etichette?
Oggi
la Commissione ha adottato il formato e l'aspetto definitivo delle
nuove etichette di efficienza energetica per 6 gruppi di prodotti:
- 5 gruppi di prodotti di apparecchi domestici con etichetta "riscalata":
1) lavastoviglie;
2) lavatrici e le lavasciuga biancheria;
3) frigoriferi, compresi i frigoriferi cantina;
4) lampade;
5) display elettronici, compresi i televisori, i monitor e i pannelli segnaletici digitali.
- un nuovo gruppo di prodotti ottiene l'etichetta, gli apparecchi di refrigerazione con funzione di vendita diretta (detti anche "frigoriferi commerciali") che si trovano nei negozi e come distributori automatici.
I
consumatori europei potranno vedere queste nuove etichette a partire
dal 1º marzo 2021, recandosi di persona nei negozi o navigando su
internet. Nel 2021 sarà lanciata una campagna d'informazione in tutta
l'Unione, destinata specificamente ai cittadini dell'UE.
L'elemento
nuovo di queste etichette è il codice QR, grazie al quale i consumatori
potranno ottenere informazioni supplementari (non commerciali)
attraverso la scansione con uno smartphone comune. I dati sono inseriti
dai fabbricanti nella banca dati unionale EPREL
cui tutti i cittadini europei potranno accedere nei prossimi mesi. Il
settore privato e varie ONG stanno elaborando applicazioni volte ad
assistere i consumatori nell'acquisto (ad esempio aiutandoli a calcolare
i costi di ammortamento e a confrontare prodotti diversi).
In
funzione del prodotto le etichette energetiche forniranno, oltre il
consumo elettrico, altre informazioni connesse all'energia ma anche di
altro tipo, con pittogrammi intuitivi per poter confrontare i prodotti e
compiere una scelta d'acquisto più informata: consumo d'acqua per ciclo
di lavaggio, capacità di stoccaggio, rumore emesso dall'apparecchio
ecc.
Lavastoviglie
lavatrici e lavasciuga biancheria;
Frigoriferi
Lampade
Display elettronici
Frigoriferi commerciali
- Perché questa mossa verso un'unica etichetta energetica con scala da A a G?
L'etichetta
energetica dell'UE ha dato ottima prova di sé sin dal 1995: l'85% dei
consumatori europei la riconosce e se ne serve nelle decisioni
d'acquisto; ha dato una spinta allo sviluppo innovativo dell'industria e
alla concorrenza, favorendo l'immissione sul mercato di nuovi prodotti
in classi energetiche via via superiori. Anche se inizialmente la
maggior parte dei modelli si trovava nelle classi più basse (E, F, G), i
nuovi modelli sono riusciti a salire la scala fino ad arrivare, oggi,
alle classi più alte (A + + +, A + +, A +) e nessun prodotto è
attualmente nelle classi più basse (in alcuni casi, neppure nella A).
Eppure questo risultato assai positivo paradossalmente ha reso difficile
ai consumatori riconoscere i prodotti più efficienti: molti infatti
potrebbero pensare che il prodotto di classe A+ che acquistano sia il
più efficiente sul mercato, mentre di fatto potrebbe rivelarsi un
prodotto di media efficienza, quando non uno dei meno efficienti.
Per
agevolare la comprensione e il confronto tra i prodotti, l'Unione ha
deciso che le etichette energetiche in futuro contengano solo una scala
da A a G. Nel 2017 l'UE ha adottato un sistema riveduto di etichettatura
energetica che comprende:
- il ripristino della scala da A a
G, già ben nota ai consumatori e di efficacia ormai comprovata, con un
processo di riscalaggio delle etichette esistenti;
- una banca
dati digitale in cui siano registrati tutti i nuovi prodotti efficienti
sotto il profilo energetico immessi sul mercato dell'UE, al fine di
aumentare la trasparenza e agevolare la vigilanza del mercato a cura
delle autorità nazionali.
Ciò migliorerà la comprensione e
la coerenza, e permetterà ai consumatori d'identificare correttamente i
prodotti più efficienti.
- Perché una banca dati per i prodotti nuovi?
Secondo
le stime il 10-25% dei prodotti sul mercato non è del tutto conforme ai
regolamenti di etichettatura energetica e circa il 10% del risparmio
energetico potenziale va perso proprio per questa non conformità. Ciò è
dovuto almeno in parte alla difficoltà ed eccessiva lunghezza dei
controlli svolti dalle autorità nazionali di vigilanza del mercato.
Ai
fini di una migliore efficienza ed efficacia dei controlli di
conformità, è stata creata una banca dati per la registrazione dei
prodotti (European Product Registration Database for Energy Labelling,
EPREL) in cui fabbricanti e importatori devono registrare i loro
prodotti, con tutta la documentazione tecnica dettagliata necessaria ai
controlli di conformità. In questo modo le informazioni essenziali
saranno disponibili a livello centrale, semplificando l'attività di
controllo del mercato.
La banca dati metterà le informazioni
sull'etichettatura e sui prodotti essenziali anche a disposizione di
consumatori e distributori e agevolerà la digitalizzazione
dell'etichetta energetica.
- Che vantaggi offrono i pacchetti sull'etichettatura energetica e sulla progettazione ecocompatibile?
Stando
a stime interne della Commissione, il risparmio totale di energia
finale di queste nuove etichette sarà pari a 38 TWh/anno entro il 2030,
il che equivale al consumo annuale di energia elettrica dell'Ungheria.
Il pacchetto sull'etichettatura energetica contribuisce in modo
significativo al conseguimento degli obiettivi dell'UE in materia di
energia e di clima.
Ai primi di luglio 2019 la Commissione prevede
di adottare una serie di 11 regolamenti sulla progettazione
ecocompatibile ("pacchetto sulla progettazione ecocompatibile"), che
riguardano i 6 gruppi di prodotti con le nuove etichette e altri 5
gruppi di prodotti (per i quali non è prevista alcuna etichetta). La
normativa sulla progettazione ecocompatibile è complementare
all'etichettatura energetica: fissa requisiti minimi su aspetti quali il
consumo di energia nel modo stand-by, la riparabilità, la disponibilità
dei pezzi di ricambio e agevola lo smantellamento e il riciclaggio
quando il prodotto arriva alla fine del ciclo di vita, contribuendo in
tal modo all'attuazione dell'economia circolare. Nell'insieme, questa
nuova serie di misure dovrebbe tradursi entro il 2030 in un risparmio
supplementare di energia pari a 94 TWh all'anno, ossia più del consumo
annuo di energia elettrica del Belgio e del Lussemburgo.
fonte:
https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/MEMO_19_1596