Lo scisto bituminoso, come dice il termine stesso, sono sedimenti particolarmente ricchi di bitume da cui, attraverso procedimenti chimici molto complessi come la pirolisi, l'idrogenazione o la dissoluzione termica, è possibile estrarre petrolio. Questi procedimenti, antieconomici fino a pochi anni fa, stanno diventando sempre più vantaggiosi a causa dell'aumento del prezzo del greggio e grazie al miglioramento delle tecnologie estrattive.
Le riserve di scisto bituminoso sarebbero inoltre molto ingenti. Secondo una ricerca del Dipartimento dell'Energia statunitense, infatti, le riserve "tecnicamente" estraibili di scisto bituminoso a livello mondiale si attesterebbero intorno ai 345 miliardi di barili ovvero circa il 10% delle riserve mondiali di greggio. Secondo il report, le attuali riserve stimate coprirebbero la domanda mondiale di petrolio per 10 anni e mezzo calcolando una media di consumi pari a 90 milioni di barili al giorno.
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