Se una caduta dei prezzi del petrolio non poteva escludersi, come isolatamente sostenevano nel 2012 Paul Stevens e Alphavalue1, non poteva certo immaginarsi che potesse avvenire in concomitanza con un groviglio di tensioni geopolitiche (Russia-Ucraina, Israele-Hamas, Iran, Irak, Libia, Siria, Sudan, Yemen) prima mai osservato, che aveva ridotto l’offerta sino a 3,5 mil.bbl/g.
agam 11/2014
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