Decreto del presidente del Consiglio dei ministri 10 agosto 2016
Gazzetta Ufficiale del 5 ottobre 2016, n. 233
Individuazione della capacita'
complessiva di trattamento
degli impianti
di incenerimento rifiuti urbani e assimilabili in esercizio o autorizzati a
livello nazionale, nonche' individuazione del fabbisogno residuo da
coprire mediante la realizzazione di impianti di incenerimento
con recupero di rifiuti urbani e assimilati.
di incenerimento rifiuti urbani e assimilabili in esercizio o autorizzati a
livello nazionale, nonche' individuazione del fabbisogno residuo da
coprire mediante la realizzazione di impianti di incenerimento
con recupero di rifiuti urbani e assimilati.
IL
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
DEI MINISTRI
Vista la direttiva
2008/98/CE del Parlamento
europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008,
«relativa ai rifiuti e
che abroga alcune direttive»,
recepita con il decreto legislativo
3 dicembre 2010, n. 205;
Visto il decreto
legislativo 3 aprile
2006, n. 152,
e in particolare la Parte IV,
recante le norme in materia di gestione
dei rifiuti;
Visto l'art. 35 del decreto-legge
12 settembre 2014,
n. 133, convertito, con
modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014,
n. 164 e, in particolare, il
comma 1, che prevede che, con decreto
adottato dal Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del
Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare,
sentita la Conferenza permanente
per i rapporti tra lo Stato, le
regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, sia
individuata la capacita' complessiva di trattamento degli
impianti di incenerimento di rifiuti urbani e assimilabili in esercizio o autorizzati a livello nazionale, nonche'
il fabbisogno residuo da coprire mediante la realizzazione di impianti di
incenerimento con recupero
di rifiuti urbani
e assimilati;
Considerato che, ai fini
del raggiungimento dell'obiettivo di preparazione per il riutilizzo e
riciclaggio fissato dall'art.
11, comma 2, lettera a),
della direttiva 2008/98/CE,
e' necessario raggiungere
l'obiettivo nazionale di raccolta differenziata stabilito nell'art. 205 del
decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
Considerato che la gerarchia della
gestione dei rifiuti,
come individuata nell'art. 4 della
predetta direttiva 2008/98/CE,
ha stabilito che il recupero energetico
dei rifiuti rappresenta un'opzione di gestione da
preferire rispetto al
conferimento in discarica dei
rifiuti;
…. Omissis
Allegato III
Individuazione degli impianti da
realizzare o da
potenziare per soddisfare il fabbisogno residuo
nazionale di incenerimento
di rifiuti urbani e assimilati
…. Omissis
Macroarea geografica Sicilia.
La Sicilia presenta un fabbisogno residuo di incenerimento pari a 685.099
tonn/anno, corrispondente al fabbisogno di incenerimento in quanto
la regione risulta priva di
qualsiasi infrastruttura impiantistica dedicata all'incenerimento
dei rifiuti.
Inoltre la regione e' caratterizzata da un
pressoche' totale ricorso allo smaltimento in discarica dei
propri rifiuti urbani e assimilati e per questo e' oggetto di
pre-contenzioso europeo oltre ad essere oggetto di procedura
d'infrazione n. 2015/2165 relativa ai Piani di gestione dei rifiuti per violazione
dell'art. 30, paragrafo 1 della Direttiva 2008/98/CE poiche' non ha
rispettato il termine dei sei anni previsto da tale disposizione.
Si evidenziano inoltre profili di
criticita' afferenti al complessivo ciclo
di gestione dei rifiuti. Risulta
evidente, pertanto, l'assoluta necessita' di
localizzare sul territorio dell'Isola di almeno
n. 2 o piu' impianti di incenerimento
di capacita' pari al relativo fabbisogno.
fonte:http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2016/10/05/16A07192/sg
agam 01_2017
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