EFFICIENZA ENERGETICA
Nell'ottobre 2014 Consiglio europeo ha fissato l'obiettivo di un miglioramento dell'efficienza energetica pari almeno al 27% entro il 2030.
Le misure previste comprendono l'aumento dell'efficienza energetica nel settore dell'edilizia - in particolare migliorando i sistemi di riscaldamento e raffreddamento - e la diminuzione delle emissioni e del consumo di carburante nel settore dei trasporti.
Riscaldamento e raffreddamento In tale ottica, la Commissione europea ha presentato una comunicazione contenente la strategia dell’UE in materia di riscaldamento e raffreddamento COM(2016)51, volta a rendere più efficiente e sostenibile il riscaldamento e il raffreddamento degli edifici.
La strategia fornisce un quadro per integrare l'efficienza di riscaldamento e raffreddamento nelle politiche energetiche dell'UE, mediante interventi volti a eliminare la dispersione energetica degli edifici, a massimizzare l'efficienza e la sostenibilità dei sistemi di riscaldamento e raffreddamento, a sostenere l'efficienza energetica nell'industria e a cogliere i benefici di un'integrazione del riscaldamento e del raffreddamento nel sistema dell'energia elettrica.
La strategia proposta dalla Commissione europea dovrebbe contribuire a ridurre le importazioni di energia e la dipendenza energetica, a ridurre i costi per le famiglie e le imprese e a conseguire l'obiettivo dell'UE di ridurre le emissioni di gas serra, nonché a rispettare gli impegni sottoscritti nell'accordo sul clima raggiunto alla conferenza sul clima di Parigi (COP21).
Ad avviso della Commissione, a livello europeo, sarebbe necessario ridurre il consumo complessivo di energia di una percentuale compresa tra il 22% e il 33% dal 2010 al 2050, a seconda degli scenari, più o meno ambiziosi, prospettati.
Il maggiore contributo alla riduzione è atteso dal settore del riscaldamento e raffreddamento, la cui domanda dovrebbe ridursi di una percentuale compresa tra il 42% e il 56% entro il 2050, che rappresenta la riduzione più elevata rispetto agli altri settori di consumo finale considerati (elettricità e trasporto). Nel raffreddamento e riscaldamento la Commissione europea comprende l’energia prodotta e consumata per riscaldare e Riduzione della domanda 42 Consumo finale riscaldamento raffreddamento raffreddare gli ambienti, cucinare, scaldare l’acqua e per riscaldare e raffreddare nei processi industriali. Con il 50% del consumo finale, il settore del riscaldamento e del raffreddamento costituisce la prima voce nell'UE per consumo di energia.
Dagli ultimi dati citati dalla Commissione europea risulta che le energie rinnovabili assicurano il 18% dell'approvvigionamento di energia primaria per il riscaldamento e il raffreddamento (pari al 16,5% di energia finale) e i combustibili fossili il 75%. Il settore è responsabile del 13% del consumo totale di petrolio e del 59% del consumo totale di gas, che equivale al 68% delle importazioni totali di gas.
estratto da: - SENATO DELLA REPUBBLICA SERVIZIO STUDI DOSSIER EUROPEI N. 42 - DOSSIER XVII LEGISLATURA
agam 09_2017
Nell'ottobre 2014 Consiglio europeo ha fissato l'obiettivo di un miglioramento dell'efficienza energetica pari almeno al 27% entro il 2030.
Le misure previste comprendono l'aumento dell'efficienza energetica nel settore dell'edilizia - in particolare migliorando i sistemi di riscaldamento e raffreddamento - e la diminuzione delle emissioni e del consumo di carburante nel settore dei trasporti.
Riscaldamento e raffreddamento In tale ottica, la Commissione europea ha presentato una comunicazione contenente la strategia dell’UE in materia di riscaldamento e raffreddamento COM(2016)51, volta a rendere più efficiente e sostenibile il riscaldamento e il raffreddamento degli edifici.
La strategia fornisce un quadro per integrare l'efficienza di riscaldamento e raffreddamento nelle politiche energetiche dell'UE, mediante interventi volti a eliminare la dispersione energetica degli edifici, a massimizzare l'efficienza e la sostenibilità dei sistemi di riscaldamento e raffreddamento, a sostenere l'efficienza energetica nell'industria e a cogliere i benefici di un'integrazione del riscaldamento e del raffreddamento nel sistema dell'energia elettrica.
La strategia proposta dalla Commissione europea dovrebbe contribuire a ridurre le importazioni di energia e la dipendenza energetica, a ridurre i costi per le famiglie e le imprese e a conseguire l'obiettivo dell'UE di ridurre le emissioni di gas serra, nonché a rispettare gli impegni sottoscritti nell'accordo sul clima raggiunto alla conferenza sul clima di Parigi (COP21).
Ad avviso della Commissione, a livello europeo, sarebbe necessario ridurre il consumo complessivo di energia di una percentuale compresa tra il 22% e il 33% dal 2010 al 2050, a seconda degli scenari, più o meno ambiziosi, prospettati.
Il maggiore contributo alla riduzione è atteso dal settore del riscaldamento e raffreddamento, la cui domanda dovrebbe ridursi di una percentuale compresa tra il 42% e il 56% entro il 2050, che rappresenta la riduzione più elevata rispetto agli altri settori di consumo finale considerati (elettricità e trasporto). Nel raffreddamento e riscaldamento la Commissione europea comprende l’energia prodotta e consumata per riscaldare e Riduzione della domanda 42 Consumo finale riscaldamento raffreddamento raffreddare gli ambienti, cucinare, scaldare l’acqua e per riscaldare e raffreddare nei processi industriali. Con il 50% del consumo finale, il settore del riscaldamento e del raffreddamento costituisce la prima voce nell'UE per consumo di energia.
Dagli ultimi dati citati dalla Commissione europea risulta che le energie rinnovabili assicurano il 18% dell'approvvigionamento di energia primaria per il riscaldamento e il raffreddamento (pari al 16,5% di energia finale) e i combustibili fossili il 75%. Il settore è responsabile del 13% del consumo totale di petrolio e del 59% del consumo totale di gas, che equivale al 68% delle importazioni totali di gas.
estratto da: - SENATO DELLA REPUBBLICA SERVIZIO STUDI DOSSIER EUROPEI N. 42 - DOSSIER XVII LEGISLATURA
agam 09_2017
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