Il costo del gas in bolletta dipende proprio dal suo calcolo in standard metri cubi, e non in metri cubi semplici.
Ma qual è la differenza tra i metri cubi e gli standard metri cubi?
Il volume di una sostanza gassosa come il gas cambia in funzione di alcune variabili, vale a dire la pressione e la temperatura. Queste ultime sono influenzate da tantissimi altri fattori, che possono dipendere sia dalle condizioni atmosferiche, geografiche o di trasporto, sia dalle circostanze e dalle modalità della distribuzione e della vendita. L’utilizzo dello standard metro cubo, invece, permette di calcolare in maniera standardizzata il volume di gas distribuito e consumato.
Il calcolo del coefficiente C, si basa su alcune variabili, che sono:
- l’altitudine (H) del Comune in cui si trova l’abitazione o comunque l’immobile cui si riferiscono le forniture indicate in bolletta;
- i gradi giornalieri (GG) registrati in media nel Comune in questione, come calcolati e indicati da ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile;
- i giorni di esercizio dell’impianto di riscaldamento (ng) e il relativo potere calorifico, che naturalmente sono dipendenti dalla zona climatica in cui si trova l’edificio. Le zone vanno da B (121 giorni) a F (272 giorni).
Come si calcola:
il calcolo va effettuato a partire dal consumo di gas misurato dal contatore in metri cubi normali, e moltiplicato per il coefficiente C.
Se, per esempio, il contatore indica un consumo di 1.000 mc di gas metano, e il coefficiente di conversione C è fissato per esempio a 1,003 nel Comune di residenza, il risultato della conversione in standard metri cubi sarà: 1.000 mc x 1,003 = 1.003 smc.
Per eseguire il calcolo inverso, ossia individuare i metri cubi non standard a partire gli smc, occorrerà dividere i metri cubi standard per il coefficiente di conversione. Utilizzando i medesimi numeri del caso precedente, si otterrà: 1.003 smc : 1,003 = 1.000 mc.
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