mercoledì 5 novembre 2025

la figura dell’energy manager

 


La figura dell’energy manager può sembrare un ruolo “di contorno”, ma in realtà appare una figura nevralgica, soprattutto in aziende medio-grandi o in enti pubblici.

 Vediamo in breve a cosa serve e quando è davvero utile 


🔋 Cos’è un energy manager

È la persona (o società esterna) incaricata di monitorare, analizzare e ottimizzare i consumi energetici di un’organizzazione.
In Italia, la figura è prevista dalla Legge 10/1991:

  • è obbligatoria per enti pubblici e imprese con consumi oltre 10.000 tep/anno (settore industriale) o 1.000 tep/anno (altri settori).

  • “tep” = tonnellate equivalenti di petrolio, misura standard dell’energia.


⚙️ Cosa fa concretamente

Un buon energy manager:

  • analizza bollette, contatori e impianti per capire dove si spreca energia;

  • propone interventi di efficienza energetica (illuminazione LED, pompe di calore, fotovoltaico, automazione…);

  • gestisce i contratti di fornitura per ottenere tariffe più vantaggiose;

  • coordina progetti di sostenibilità e riduzione CO₂;

  • aiuta ad ottenere incentivi e certificazioni (TEE, ISO 50001, ecc.);

  • prepara report per la direzione o per gli enti pubblici (ENEA, GSE…).


💰 Perché è utile...

Un energy manager efficace può:

  • ridurre i costi energetici del 10–30%;

  • migliorare l’immagine “green” dell’azienda;

  • evitare sanzioni o sprechi dovuti a cattiva gestione;

  • aumentare la competitività (meno costi, più efficienza).

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