domenica 2 novembre 2025

“Veicoli elettrici ed Unione Europea”


Il tema “Veicoli elettrici ed Unione Europea” è oggi al centro delle politiche industriali, ambientali e sociali dell’UE, ed altrettante polemiche e perplessità.

Ecco una sintesi :

🚗 1. Obiettivi dell’Unione Europea

L’Unione Europea considera la mobilità elettrica un pilastro della transizione ecologica, in linea con il Green Deal europeo e il piano “Fit for 55”, che mira a ridurre le emissioni nette di gas serra del 55% entro il 2030 e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

Obiettivi principali:

  • Ridurre l’inquinamento dei trasporti, che rappresentano circa il 25% delle emissioni totali di CO₂ in Europa.

  • Promuovere la produzione e l’uso di veicoli a zero o basse emissioni.

  • Incentivare la creazione di una rete di infrastrutture di ricarica capillare.


2. Normative e strategie principali

  • Regolamento UE 2023/851: stabilisce che dal 2035 non potranno più essere vendute auto e furgoni nuovi con motore a combustione interna (benzina o diesel).

  • Piano Fit for 55: prevede un rafforzamento del sistema ETS (Emission Trading System) anche per i trasporti.

  • AFIR (Alternative Fuels Infrastructure Regulation) – approvata nel 2023: impone agli Stati membri di installare punti di ricarica elettrica ogni:

    • 60 km lungo le principali autostrade europee (TEN-T) per auto e furgoni;

    • 120 km per i mezzi pesanti.

  • Battery Regulation (2023): regola la produzione, riciclo e tracciabilità delle batterie in ottica di economia circolare.


💶 3. Incentivi e finanziamenti

L’UE sostiene lo sviluppo dei veicoli elettrici tramite:

  • Fondi europei come NextGenerationEU, Horizon Europe e Connecting Europe Facility.

  • Incentivi nazionali (bonus per l’acquisto, esenzioni fiscali, accesso a ZTL ecc.), cofinanziati dall’UE.

  • Investimenti per la costruzione di Gigafactory europee (es. in Francia, Germania, Italia, Polonia).


🔋 4. Sfide principali

  • Costo elevato dei veicoli elettrici rispetto a quelli tradizionali.

  • Scarsità di materie prime (litio, cobalto, nichel) e dipendenza da Paesi extra-UE.

  • Adeguamento delle reti elettriche e produzione di energia rinnovabile sufficiente.

  • Transizione industriale che impatta sull’occupazione nel settore automobilistico tradizionale.


🌍 5. Impatti positivi attesi

  • Riduzione di CO₂ e inquinamento atmosferico nelle città.

  • Maggiore indipendenza energetica dell’UE.

  • Innovazione tecnologica e crescita dell’industria “green”.

  • Miglioramento della qualità della vita e della salute pubblica.


🔮 6. Prospettive future

L’UE punta a:

  • Integrare la mobilità elettrica con reti intelligenti (smart grid) e fonti rinnovabili.

  • Promuovere la ricerca su batterie di nuova generazione (allo stato solido, riciclabili).

  • Incentivare la mobilità condivisa e sostenibile (car sharing, e-bike, trasporto pubblico elettrico).

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