mercoledì 22 ottobre 2025

Definizione di FUA

  

 


Un comune FUA è un comune che fa parte di un'Area Funzionale Urbana, un aggregato territoriale integrato composto da una città centrale e dai comuni circostanti legati economicamente e tramite flussi di pendolarismo.

 

Definizione di FUA

Le FUA, acronimo di Functional Urban Areas, rappresentano unità territoriali statistiche definite dall’ISTAT e utilizzate anche a livello europeo per descrivere le reali estensioni delle città contemporanee 

 

Ogni FUA è costituita da:


City (città centrale): una città con almeno 50.000 abitanti, identificata come centro urbano ad alta densità abitativa 

Nel caso di agglomerati particolarmente estesi, si definisce una Greater City.

Commuting zone (zona di pendolarismo): i comuni contigui nei quali almeno il 15% dei residenti si reca quotidianamente a lavorare nella città centrale. Questi comuni devono essere geograficamente contigui alla City, per garantire che l’area sia economicamente e socialmente integrata 

 

Beneficiari del Bonus Auto 2025

·        Possono accedere ai contributi i cittadini residenti e le microimprese con sede legale in un comune appartenente a una FUA riconosciuta.

·        Gli incentivi riguardano veicoli elettrici M1 (auto) e N1/N2 (veicoli commerciali leggeri).

·        L’ampliamento delle FUA porta circa 1,5 milioni di residenti in più a potenziale beneficio della misura.

·        I comuni già inclusi nelle FUA precedenti mantengono il diritto agli incentivi, garantendo continuità e equità 

 

       Accesso e verifica

·        Per sapere se il proprio comune rientra nel nuovo elenco delle FUA, è disponibile un servizio online del MASE sul portale dedicato ai bonus veicoli elettrici (bonusveicolielettrici.mase.gov.it), dove è possibile inserire il nome del comune e ottenere conferma immediata di idoneità sia rispetto alle FUA del 2011 sia a quelle aggiornate al 2021 

A partire dal 22 ottobre 2025, l’ampliamento delle Aree Urbane Funzionali (FUA) consente a oltre 2.200 comuni italiani di accedere agli incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici, includendo 368 nuovi comuni recentemente aggiornati dall’Istat.

 

Aggiornamento delle FUA

L’Istat ha ridefinito le Aree Urbane Funzionali (FUA) basandosi sul Censimento della popolazione 2021 e sui flussi di pendolarismo, ampliando la platea dei comuni in 83 aree urbane complessive. Il totale dei comuni ammessi agli incentivi sale a oltre 2.200, includendo grandi città come Milano, Roma, Napoli e nuovi centri con forte pendolarismo come Bergamo, Frosinone, Pavia, Lecce, Ragusa, Guidonia Montecelio e Tivoli

 

Bonus Veicoli Elettrici

 

Bonus Veicoli Elettrici




AperturaLa piattaforma per presentare le domande per gli incentivi auto 
          elettriche sarà attiva dalle ore 12.00 del 22 ottobre 2025


giovedì 16 ottobre 2025

Avviso pubblico "Sicilia efficiente: meno consumi, più futuro"

Avviso pubblico "Sicilia efficiente: meno consumi, più futuro"

 

Descrizione Tecnica

Tipologia: Avvisi pubblici
Struttura regionale: Dipartimento delle attività produttive
Oggetto: Avviso Pubblico "Sicilia efficiente: meno consumi, più futuro" - Azione 2.1.2 del PR Fesr 2021/27
Data pubblicazione: 15/10/2025
Data scadenza: 21/01/2026 entro le 12:00

Descrizione bando

Avviso pubblico "Sicilia efficiente: meno consumi, più futuro", concernente le modalità e le procedure per la concessione e l'erogazione delle agevolazioni previste dall’ Azione 2.1.2 "Riqualificazione energetica nelle imprese" in attuazione del PR FESR Sicilia 2021/2027.

Possono presentare domanda per l’accesso alle agevolazioni le micro, le piccole, le medie imprese del settore privato (MPMI), in forma singola o associata che, alla data della prima richiesta di erogazione delle agevolazioni o – se precedente – alla data dell’eventuale richiesta di anticipazione dispongano di una unità produttiva localizzata ed operativa nel territorio della Regione Siciliana.

Sono ammissibili per le finalità dell'Avviso i programmi di investimento finalizzati all’efficientamento energetico di unità locali/produttive già esistenti e localizzate nel territorio regionale – attraverso la realizzazione di interventi sugli edifici, gli impianti, i macchinari e le attrezzature utilizzate nei processi di produzione e/o di erogazione dei servizi, nonché la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili per mero autoconsumo – finalizzati nel loro complesso alla riduzione di almeno il 30% dei consumi energetici e delle emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra rispetto ai valori ex-ante2 registrati nelle pertinenti unità locali/produttive. 

Le domande di accesso alle agevolazioni, dovranno essere inviate a partire dalle ore 12:00 del 16/12/2025 e sino alle ore 12:00 del 21/01/2026 attraverso identità digitale SPID (di livello 2), oppure CNS/CIE, intestata esclusivamente al legale rappresentante del soggetto proponente, tramite l’apposita piattaforma informatica le cui istruzioni di accesso e funzionamento saranno comunicate dall’Amministrazione entro un tempo congruo rispetto il termine previsto per la presentazione delle domande di aiuto. Non saranno accolte, pertanto, le istanze pervenute difformemente.


fonte: PR FESR 2021-27 - Azione 2.1.2 - Avviso Pubblico "Sicilia efficiente: meno consumi, più futuro" | Regione Siciliana

bando e suoi allegati: PR FESR 2021-27 - Azione 2.1.2 - Avviso Pubblico "Sicilia efficiente: meno consumi, più futuro" | Regione Siciliana

sabato 11 ottobre 2025

nuove Regole Operative CACER


Con Decreto direttoriale del 17 luglio 2025 sono state definite le nuove Regole Operative CACER – che ampliano la platea dei beneficiari ai Comuni fino a 50.000 abitanti – e il nuovo avviso pubblico. Le domande possono essere presentate esclusivamente online tramite il Portale del GSE dal 21 luglio 2025 al 30 novembre 2025


 Comunità Energetiche e incentivi PNRR per i Comuni: come creare o partecipare a una Comunità Energetica Rinnovabile | GSE

Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) - Cos’è un consumer

 


In una Comunità Energetica Rinnovabile (CER), il consumer è il soggetto che consuma energia elettrica rinnovabile prodotta dagli altri membri, senza possedere impianti di produzione propri, contribuendo comunque al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale.

All’interno di una CER i membri si suddividono in due categorie principali:

Prosumer: soci che producono e consumano energia, tipicamente mediante impianti fotovoltaici installati in proprio. Possono condividere l’energia in eccesso prodotta con altri membri della comunità

Consumer: soci che consumano energia condivisa senza avere un impianto di produzione proprio. L’energia consumata da un consumer è considerata virtualmente autoconsumata dalla CER tramite contatori intelligenti (Smart Meter), senza un collegamento fisico diretto tra i producer e i consumer.Questa modalità permette di accedere agli incentivi economici e benefici in bolletta anche senza possedere un impianto.

 Funzionamento e vantaggi per il consumer

Il consumer beneficia di energia locale, rinnovabile e più economica, partecipando al modello collaborativo della CER. I principali vantaggi sono:

·        Riduzione dei costi in bolletta, grazie all’autoconsumo virtuale dell’energia condivisa

·        Sostenibilità ambientale, riducendo l’emissione di CO₂ legata al consumo di energia dalla rete tradizionale

·        Partecipazione a un modello comunitario, contribuendo all’autonomia energetica del territorio senza investimenti diretti nella produzione

·        Possibilità di usufruire di incentivi statali, come la tariffa incentivante per l’energia condivisa o contributi PNRR nei comuni con meno di 50.000 abitanti

giovedì 9 ottobre 2025

Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) - Cos’è un prosumer


 

Cos’è un prosumer

Un prosumer è un consumatore che produce energia da fonti rinnovabili e partecipa attivamente a una comunità energetica, contribuendo a autoconsumo collettivo, risparmio energetico e sostenibilità ambientale

Il termine “prosumer” deriva dalla fusione delle parole inglesi producer (produttore) e consumer (consumatore). In ambito energetico, identifica chi produce energia elettrica, spesso tramite pannelli solari o mini impianti eolici, e la consuma per le proprie necessità.

L’energia eccedente può essere immessa nella rete o condivisa all'interno di una comunità energetica

L’energia prodotta dai prosumer viene consumata dai membri della comunità energetica (consumer), e il sistema è regolato per valorizzare l’autoconsumo diffuso, ridurre i costi energetici e incentivare comportamenti sostenibili

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER),  sono soggetti giuridici autonomi che permettono a cittadini, aziende, enti pubblici e gruppi di autoconsumo di condividere energia prodotta localmente da fonti rinnovabili

In Italia, le CER sono riconosciute a livello normativo dal Decreto Milleproroghe 162/2019 e dalla Direttiva Europea RED II

Come funziona…

I prosumer generano energia per autoconsumo ed eventualmente per condivisione.

I consumer consumano l’energia condivisa senza produrla.

L’energia immessa in rete in eccesso viene premiata con incentivi economici o riduzioni sugli oneri di rete

Benefici

·        -- Economici: riduzione dei costi in bolletta grazie all’autoproduzione e alla condivisione dell’energia

·        -- Ambientali: minore dipendenza dai combustibili fossili e riduzione delle emissioni di CO₂

·        -- Sociali: promozione di coesione e collaborazione tra cittadini, imprese e enti locali, con sviluppo di una rete energetica più resiliente

Come diventare prosumer

Installando un impianto domestico o aziendale per produzione e autoconsumo.

Entrando a far parte di una Comunità Energetica Rinnovabile, rispettando i requisiti normativi e la costituzione legale della comunità.

venerdì 3 ottobre 2025

CONOSCIAMO: "islanding" e "anti-islanding"

 


L’anti-islanding è una funzionalità di sicurezza degli inverter fotovoltaici e dei sistemi di accumulo di energia che disconnette automaticamente l'impianto dalla rete in caso di interruzione, prevenendo rischi per la sicurezza e danni alle apparecchiature

Cos'è l'islanding

L'islanding si verifica quando una parte della rete elettrica continua ad essere alimentata esclusivamente dai generatori distribuiti, come pannelli solari o sistemi di accumulo, mentre la rete principale è disconnessa o guasta,  può verificarsi sia accidentalmente, che intenzionalmente durante manutenzioni programmate.

Il problema principale dell’islanding involontario è che può:

·        Rendere pericolosa la situazione per gli operatori della rete elettrica, esponendoli a linee potenzialmente sotto tensione.

·        Danneggiare inverter e altre apparecchiature a causa di condizioni elettriche instabili o fuori standard.

·        Compromettere la stabilità della rete locale, con fluttuazioni di tensione o correnti incontrollate

Funzione dell’Anti-Islanding

·        L’anti-islanding è progettato per interrompere rapidamente la connessione dei sistemi fotovoltaici o di accumulo alla rete quando viene rilevata una disconnessione o un guasto.

In altre parole, l’inverter:

o   Monitora in tempo reale tensione e frequenza della rete.

o   Rileva variazioni anomale che indicano la possibile formazione di un’isola elettrica.

o   Disconnette l’impianto dalla rete, impedendo che l’energia continui a fluire in modalità inversa verso la rete o verso altri dispositivi

Metodi di rilevamento

Gli inverter possono impiegare diversi approcci per rilevare l'islanding:

·        Metodi passivi: monitorano tensione e frequenza di rete e interrompono l'alimentazione se tali valori escono dai limiti prestabiliti. Hanno però una zona di non rilevamento (NDZ) maggiore  

·        Metodi attivi: introducono piccoli segnali perturbatori e osservano la risposta del sistema per determinare la formazione di un’isola, riducendo l’NDZ  

·        Metodi ibridi o basati sulla comunicazione: combinano approcci passivi e attivi, o utilizzano comunicazione tra rete e generatori distribuiti per migliorare l’affidabilità del rilevamento

Normativa e tempi di intervento

Gli standard internazionali sono,  IEC 62116 in Europa e IEEE 1547 / UL 1741 negli Stati Uniti.

Cos’è e a cosa serve un inverter fotovoltaico




Un inverter fotovoltaico è il "cuore" di un impianto solare: converte la corrente continua dei pannelli in corrente alternata utilizzabile in casa o immessa in rete, ottimizzando la produzione e garantendo sicurezza e monitoraggio dell’impianto.

L’inverter fotovoltaico trasforma la corrente continua (DC) prodotta dai pannelli solari in corrente alternata (AC), compatibile con le reti elettriche domestiche e con gli elettrodomestici

Cos’è e a cosa serve un inverter fotovoltaico:

  • Ottimizzazione della potenza: massimizza l’energia prelevabile dai pannelli, anche in presenza di ombre (grazie a tecnologie MPPT e ottimizzatori;
  • Monitoraggio e diagnostica: tiene sotto controllo rendimento, guasti e anomalie, spesso tramite app o portale web;
  • Protezione del sistema: previene sovratensioni, spegnimenti automatici e situazioni di pericolo come l’anti-islanding;
  • Gestione accumulo: negli inverter ibridi può coordinare carica e scarica delle batterie, garantendo autonomia energetica.

Tipologie principali di inverter:

  • Inverter di stringa: centralizzato, economico, ideale per tetti uniformi senza ombreggiamenti;
  • Microinverter: installati su ogni pannello, ottimizzano la produzione modulo per modulo, indicati per tetti complessi ombreggiati;
  • Ottimizzatori di potenza: abbinati inverter di stringa centrale, migliorano resa dei singoli pannelli in presenza di ombre;
  • Inverter ibridi: integrano gestione della produzione accumulo, permettendo elettricità disponibile anche di notte durante blackout;
  • Monofase vs Trifase: monofase per impianti residenziali fino circa kW; trifase per impianti più grandi commerciali. 


La scelta ottimale, dipende dalle esigenze energetiche dell'edificio, dal tipo di tetto, dalla presenza di ombreggiamenti e dal desiderio di integrare sistemi di accumulo o backup. 

Con le informazioni corrette e la consulenza di un tecnico specializzato, la soluzione più confacente, è sempre disponibile.






La transizione energetica

 


La transizione energetica verso le energie rinnovabili avviene attraverso l’integrazione di tecnologie pulite, politiche incentivanti, innovazioni infrastrutturali e cambiamenti negli stili di consumo energetico.

1. Sostituzione dei combustibili fossili

Il primo passo consiste nel ridurre l’uso di carbone, petrolio e gas naturale nella produzione di energia elettrica, riscaldamento e trasporti, sostituendoli con fonti rinnovabili come solare fotovoltaico, eolico, idroelettrico, geotermico e biomassa. Questa sostituzione progressiva permette di abbattere le emissioni di gas serra e di diminuire la dipendenza dalle importazioni di energia.

2. Innovazioni tecnologiche

Le tecnologie chiave includono:

Impianti fotovoltaici e solare termodinamico per la produzione locale di elettricità e calore.

Turbine eoliche onshore e offshore, che integrano energia rinnovabile stabile con sistemi di monitoraggio avanzati.

Sistemi di accumulo energetico, come batterie agli ioni di litio e accumulo a idrogeno, per garantire disponibilità costante anche quando sole o vento non producono energia.

Reti intelligenti (smart grid) che gestiscono la domanda e l’offerta in maniera flessibile, bilanciando l’energia generata con quella richiesta dai consumatori.

3. Politiche e incentivi

I governi promuovono la transizione energetica attraverso:

Sussidi e incentivi fiscali per impianti rinnovabili domestici o industriali.

Programmi di sostituzione e aggiornamento del parco veicoli con mezzi elettrici o a idrogeno.

Obiettivi di decarbonizzazione a medio e lungo termine, come la riduzione del consumo di carbone o l’aumento della quota di energie rinnovabili nel mix energetico nazionale ed europeo.

4. Decentralizzazione e partecipazione locale

La transizione non riguarda solo grandi impianti, ma anche progetti locali e comunitari: micro reti, cooperative energetiche e iniziative private permettono alle comunità di produrre, immagazzinare e consumare energia rinnovabile sul territorio.

5. Ottimizzazione dei consumi

Insieme alla produzione di energia pulita, è fondamentale migliorare l’efficienza energetica di edifici, industrie e trasporti. 

Valgono come valido esempio, edifici a basso consumo, elettrodomestici efficienti e riduzione degli sprechi energetici accelerano la transizione e rendono sostenibile il fabbisogno complessivo.

In sintesi, la transizione energetica è un processo multidimensionale, che combina tecnologia, politica, economia e comportamenti sociali, per spostare gradualmente il sistema energetico globale verso soluzioni più pulite e sostenibili, riducendo le emissioni di CO₂ e contrastando i cambiamenti climatici.

Le energie rinnovabili



possiamo brevemente dire che.....

Le energie rinnovabili sono fonti che si rigenerano naturalmente e non si esauriscono nel tempo, mentre le energie non rinnovabili derivano da risorse finite e la loro combustione o utilizzo genera impatti ambientali significativi.

Energie rinnovabili

Le energie rinnovabili provengono da risorse naturali che si rigenerano costantemente. Gli esempi più comuni includono:

•Energia solare: ottenuta attraverso pannelli fotovoltaici o collettori solari termici, sfruttando la luce e il calore del sole.

•Energia eolica: prodotta dal movimento del vento tramite turbine eoliche.

•Energia idroelettrica: generata dallo sfruttamento del flusso d’acqua in fiumi o dighe.

•Energia geotermica: derivante dal calore interno della Terra, utilizzato per produzione elettrica o riscaldamento.

•Energia da biomassa: ottenuta dalla combustione o trasformazione di materiali organici come legno, scarti agricoli o rifiuti organici.

Le energie rinnovabili presentano vari vantaggi, tra cui sostenibilità nel tempo, minor impatto ambientale e riduzione delle emissioni di gas serra. Tuttavia, alcune di queste, come l’eolica e la solare, sono intermittenti, dipendendo dal clima e dal ciclo giorno-notte.

Energie non rinnovabili

Le energie non rinnovabili derivano da risorse finite, che si esauriscono con l’uso. Tra le più comuni troviamo:

•Carbone: fossile solido utilizzato storicamente per la produzione di energia elettrica.

•Petrolio: liquido fossile, base anche per carburanti e prodotti chimici.

•Gas naturale: risorsa fossile gassosa, più pulita rispetto al carbone ma comunque emittente di CO₂.

•Uranio: utilizzato nei reattori nucleari per energia elettrica.

 

Queste fonti hanno il vantaggio di fornire energia continua e programmabile, ma comportano gravi impatti ambientali come inquinamento atmosferico, cambiamenti climatici e, nel caso del nucleare, gestione dei rifiuti radioattivi. Inoltre, essendo finite, il loro esaurimento rappresenta una sfida strategica per il futuro energetico globale.

 

In sintesi, la transizione verso le energie rinnovabili è fondamentale per garantire sostenibilità, ridurre le emissioni di CO₂ e mitigare i cambiamenti climatici, mentre le energie non rinnovabili rimangono importanti per la stabilità della rete elettrica fino all’incremento diffuso delle tecnologie pulite.

lunedì 29 settembre 2025

DECRETO 7 agosto 2025 - CONTO TERMICO 3.0

 


  MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA DECRETO 7 agosto 2025 . Incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

.....

Art. 5 
 
                Tipologie di intervento incentivabili 
 
  1. Sono  incentivabili  uno  o  piu'  dei  seguenti  interventi  di
incremento dell'efficienza energetica in edifici esistenti, parti  di
edifici esistenti o unita' immobiliari esistenti dotati  di  impianto
di climatizzazione: 
    a) isolamento termico di superfici opache delimitanti  il  volume
climatizzato, anche unitamente all'eventuale installazione di sistemi
di ventilazione meccanica; 
    b) sostituzione di chiusure trasparenti  comprensive  di  infissi
delimitanti il volume climatizzato; 
    c) installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento e/o
sistemi di filtrazione solare esterni per  chiusure  trasparenti  con
esposizione  da  Est-sud-est   a   Ovest,   fissi   o   mobili,   non
trasportabili; 
    d) trasformazione degli edifici esistenti in «edifici  a  energia
quasi zero»; 
    e) sostituzione di sistemi per l'illuminazione d'interni e  delle
pertinenze esterne degli edifici esistenti con sistemi efficienti  di
illuminazione; 
    f) installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico
(building automation)  degli  impianti  termici  ed  elettrici  degli
edifici, ivi compresa l'installazione di sistemi di  termoregolazione
e contabilizzazione del calore, trasmissione ed elaborazione dei dati
stessi; 
    g) installazione di elementi  infrastrutturali  per  la  ricarica
privata di  veicoli  elettrici,  anche  aperta  al  pubblico,  presso
l'edificio e  le  relative  pertinenze,  ovvero  presso  i  parcheggi
adiacenti,   a   condizione   che   l'intervento    sia    realizzato
congiuntamente  alla  sostituzione  di  impianti  di  climatizzazione
invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale  dotati
di pompe di calore elettriche; 
    h) installazione  di  impianti  solari  fotovoltaici  e  relativi
sistemi di accumulo e/o opere  di  allacciamento  alla  rete,  presso
l'edificio o nelle relative pertinenze, a condizione che l'intervento
sia  realizzato  congiuntamente  alla  sostituzione  di  impianti  di
climatizzazione invernale esistenti con impianti  di  climatizzazione
invernale dotati di pompe di calore elettriche. 
  2. Gli interventi di cui al comma  1  del  presente  articolo  sono
incentivabili alle condizioni e secondo  le  modalita'  di  cui  agli
allegati I e II al  presente  decreto,  e  in  relazione  alle  spese
ammissibili di cui all'art. 6 del presente decreto. 
 




Conto Termico 3.0, alcune novità


Il Conto Termico 3.0 introduce diverse novità rispetto alla versione precedente (Conto Termico 2.0), con l’obiettivo di rendere il meccanismo più inclusivo, efficace e allineato agli attuali obiettivi di transizione energetica. Ecco le principali differenze:

🔄 Principali cambiamenti rispetto al Conto Termico 2.0

AspettoConto Termico 2.0Conto Termico 3.0
BeneficiariPA, privati e impreseEstesi anche a Enti del Terzo Settore e Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)
Tipologie di interventoEfficienza energetica e rinnovabili (es. pompe di calore, solare termico)Aggiunti impianti fotovoltaici con accumulo e colonnine di ricarica per veicoli elettrici
Copertura incentiviFino al 65% delle spese ammissibiliFino al 100% per edifici pubblici in comuni ≤15.000 abitanti, scuole, ospedali, strutture sanitarie
Edifici ammessiPA e residenziali privatiInclusi anche edifici non residenziali privati
Accesso agli incentiviTramite GSE, con alcune complessitàProcedure semplificate e aggiornamento del portale GSE
Spese ammissibiliLimitate a tecnologie specificheAggiornate in base all’evoluzione tecnologica e ai prezzi di mercato

📌 Altri punti salienti

  • Il tetto di spesa annua è stato confermato a 900 milioni di euro, ma con una ripartizione più chiara: 400 milioni per la PA e 500 milioni per privati e imprese.

  • Viene incentivata anche la gestione intelligente degli edifici e l’integrazione con la mobilità elettrica, segno di un approccio più sistemico.

  • Il decreto è coerente con il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) e con gli obiettivi di decarbonizzazione.

Conto Termico 3.0


Il Conto Termico 3.0 è la nuova versione del meccanismo di incentivazione promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 224 del 26 settembre 2025. 

Entrerà in vigore il 25 dicembre 2025 e ha l’obiettivo di sostenere interventi di piccole dimensioni volti a migliorare l’efficienza energetica e a promuovere la produzione di energia termica da fonti rinnovabili

in sintesi.... 

  • Il nuovo decreto aggiorna le modalità di accesso agli incentivi.
  • Mira a semplificare le procedure e a rendere più efficaci gli strumenti di supporto.

  • Si concentra su interventi “di piccole dimensioni”, come la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, l’installazione di pompe di calore, caldaie a biomassa, sistemi solari termici, ecc.









mercoledì 10 settembre 2025

Incentivi Auto Elettriche 2025 - generazione bonus

 


MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA
DECRETO 8 agosto 2025
 
Criteri e modalita' per la concessione di incentivi a fondo perduto previsti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), Missione 2, Componente 2, Investimento 4.5 «Programma di rinnovo del parco veicoli privati e commerciali leggeri con veicoli elettrici».

Art. 8 

 
            Generazione del bonus per le persone fisiche 
 
  1. La persona fisica,  all'esito  della  registrazione  di  cui  al
precedente  art.  6,  comma  2,  puo'  generare   sulla   piattaforma
informatica il bonus di cui all'art. 3, comma 1, lettera a),  il  cui
valore sara' uguale a: 
    11.000 euro, nel caso di ISEE inferiore o pari a 30.000 euro; 
    9.000 euro, nel caso di ISEE superiore a 30.000 euro ma inferiore
o pari a 40.000 euro. 
  2. Il bonus e' riconosciuto a un solo soggetto per nucleo familiare
cosi' come definito ai  fini  dell'ISEE  ai  sensi  del  decreto  del
Presidente del Consiglio dei ministri  5  dicembre  2013,  n.  159  e
successive modificazioni ed integrazioni. 
Art. 9 
 
              Generazione del bonus per le microimprese 
 
  1. La microimpresa, all'esito della registrazione nella piattaforma
informatica di cui al precedente art. 5, puo' generare  il  bonus  di
cui all'art. 3, comma 1, lettera b), previo  inserimento  del  prezzo
del veicolo da acquistare, tra quelli messi a disposizione  da  parte
dei venditori di cui al precedente art. 7. 
  2. Il valore del bonus copre fino al 30% del prezzo di acquisto del
veicolo (IVA esclusa) con un massimale di 20.000  di  euro  e  spetta
fino ad un ammontare massimo di aiuti concessi a titolo «de  minimis»
ad un'unica impresa beneficiaria in misura  non  superiore  ai  tetti
previsti dal «Regolamento "de minimis"» e «Regolamento  "de  minimis"
settore agricolo» nell'arco di tre anni. 
  3. Ogni microimpresa ha diritto a un massimo di due bonus.