sabato 27 ottobre 2018

TORNA ORA SOLARE - direttiva europea 2000/84/CE

Dopo sette mesi di ora legale, si torna all'ora solare, e precisamente la notte tra sabato 27 e domenica 28 ottobre – alle ore 3,00 – le lancette torneranno indietro di un’ora.

Il sistema è normato da una direttiva europea, la 2000/84/CE, che appunto stabilisce come in tutti i paesi dell’Unione Europea l’ora legale debba essere introdotta nel periodo che va da marzo ad ottobre. 

                                     
l’ora solare, altrimenti detta “ora civile convenzionale”, resterà in vigore per 5 mesi, sino all’ultimo giorno di marzo. 

In Italia l’ora legale è in vigore dal 1966. 

La Commissione Ue potrebbe dare l’addio al cambio dell’ora. 

Un mese fa lo aveva annunciato il Presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker. 

Le autorità di Bruxelles hanno condotto un sondaggio per conoscere l’opinione in merito dei cittadini UE, con le seguenti risultanze -  l’80% dei 4,6 milioni di europei contattati hanno dichiarato di essere favorevoli ad abolire il cambio dell’ora due volte l’anno. 

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martedì 23 ottobre 2018

Trans Adriatic Pipeline (TAP)

Il Trans Adriatic Pipeline (TAP)


è il gasdotto lungo quasi 900 km che dalla frontiera greco-turca attraversa Grecia e Albania per approdare in Italia a Melendugno, in provincia di Lecce, permettendo l’afflusso del gas naturale del mar Caspio in Italia e in Europa. 

TAP - consorzio costituito dall’italiana Snam (20%), la britannica BP (20%), l’azera Socar (20%), la belga Fluxys (19%), la spagnola Enagàs (16%) e la svizzera Axpo (5%) - insieme a TANAP (Trans Anatolian Pipeline) e a SCP (South Caucasus Pipeline) consentirà di aprire uno sbocco in Occidente al Corridoio Meridionale del gas: un investimento complessivo di oltre 40 miliardi di dollari che si estende dall’Azerbaijan alle coste pugliesi. 

Ad oggi sono stati completati circa tre quarti del progetto (la realizzazione attuale è all'80%). La capacità iniziale, pari a 10 miliardi di metri cubi all’anno, equivale alla quantità di energia necessaria per 7 milioni di famiglie. Tutto il gas che Tap trasporterà è stato già acquistato per 25 anni, anche da operatori italiani (Enel, Hera ed Edison). 

L’opera entrerà in esercizio dal 2020. Giova ricordare che l’Italia è il Paese europeo con il maggiore utilizzo di gas naturale. L’82% delle famiglie è servito dal gas per usi domestici. Nel 2016 il gas ha soddisfatto circa il 35% dei consumi energetici primari e garantito il 44% della produzione di energia elettrica. La domanda di gas in Italia cresce ininterrottamente dal 2014 (da circa 62 miliardi di metri cubi nel 2014 a circa 75 nel 2017). 

Nel 2017 i consumi sono aumentati del 6% rispetto al 2016 e dell’11% rispetto al 2015. TAP è stato costruito sulla base di un accordo intergovernativo firmato da Italia, Grecia e Albania nel 2013, che contiene l’impegno dei tre Stati a sostenere il progetto nei tempi previsti (con le prime consegne di gas in Italia a inizio 2020) e l’obbligo a non modificare, evitare o limitare l’accordo senza il consenso degli altri Paesi; secondo la normativa italiana, TAP costituisce una priorità a carattere nazionale, essendo ritenuto di interesse strategico e di pubblica utilità. TAP è, inoltre, inserito tra i Progetti di Interesse Comune per l’Unione Europea. 

TAP è lungo 878 km, così suddivisi: 
• Grecia 550 km, Albania 215 km, Mar Adriatico 105 km, Italia 8 km. 
• Massima altitudine: 2.100 metri in Albania. 
• Massima profondità: 820 metri sotto il livello del mare. 






fonte: https://www.tap-ag.it

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venerdì 19 ottobre 2018

MADE GREEN IN ITALY


Schema nazionale volontario “Made Green in Italy”
L’impronta ambientale di un prodotto (inteso come “bene” o “servizio”, secondo la Norma ISO 14040:2006 sulla metodologia LCA – Life Cycle Assessement ) è una misura fondata su una valutazione multi-criterio delle prestazioni ambientali di un prodotto, analizzato lungo tutto il suo ciclo di vita, ed è calcolata principalmente al fine di ridurre gli impatti ambientali di tale bene o servizio considerando tutte le attività della catena di fornitura, dall’estrazione delle materie prime, attraverso la produzione e l’uso, fino alla gestione del fine-vita.
Il Ministero dell’Ambiente ha avviato nel 2011 un’iniziativa denominata “Programma per la valutazione dell’impronta ambientale” dei prodotti/servizi/organizzazioni, che oggi si consolida, allineandosi alla sperimentazione PEF (Product Environmental Footprint) della Commissione Europea, con lo schema “Made Green in Italy”.
Sulla base delle esperienze svolte, con l’adozione del “Made Green in Italy”, il Ministero dell’Ambiente intende perseguire i seguenti obiettivi:
  • Promuovere modelli sostenibili di produzione e consumo e contribuire ad attuare le indicazioni della strategia definita dalla Commissione Europea.
  • Stimolare il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali dei prodotti e, in particolare, la riduzione degli impatti ambientali che questi generano durante il loro ciclo di vita.
  • Favorire scelte informate e consapevoli da parte dei cittadini, nella prospettiva di promuovere lo sviluppo del consumo sostenibile, garantendo la trasparenza e la comparabilità delle prestazioni ambientali di tali prodotti.
  • Rafforzare l’immagine, il richiamo e l’impatto comunicativo che distingue i prodotti, attraverso l’adozione del metodo PEF – Product Environmental Footprint come definito nella Raccomandazione 2013/179/CE e s.m.i, e associandovi inoltre aspetti di tracciabilità, qualità ambientale, qualità del paesaggio e sostenibilità sociale.
  • Definire le modalità più efficaci per valutare e comunicare l’impronta ambientale dei prodotti del sistema produttivo italiano, al fine di sostenerne la competitività sui mercati nazionali e internazionali.
  • Valorizzare le esperienze positive di qualificazione ambientale dei prodotti di cluster di piccole imprese, attraverso l’adozione di misure atte ad agevolare l’adesione allo Schema “Made Green in Italy” da parte di gruppi di imprese.
Il Regolamento di funzionamento dello Schema “Made Green in Italy”
L’art. 21, comma 1 della Legge n. 221/2015 (“Collegato Ambiente”) recante “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali” prevede l’istituzione dello Schema nazionale volontario per la valutazione e la comunicazione dell'impronta ambientale dei prodotti, denominato «Made Green in Italy», al fine di promuovere la competitività del sistema produttivo italiano nel contesto della crescente domanda di prodotti ad elevata qualificazione ambientale sui mercati nazionali ed internazionali. Tale schema adotta la metodologia PEF per la determinazione dell'impronta ambientale dei prodotti (PEF, Product Environmental Footprint), come definita nella raccomandazione 2013/179/UE della Commissione, del 9 aprile 2013.
La Legge n. 221/2015 prevede  che le modalità di funzionamento di tale schema siano stabilite da un apposito Regolamento del Ministro dell'Ambiente.
Scarica gli allegati di presentazione della domanda:

fonte:http://www.minambiente.it/pagina/made-green-italy

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VADEMECUM DELL’ENERGY MANAGEMENT DI MCE LAB

VADEMECUM DELL’ENERGY MANAGEMENT DI MCE LAB


Da MCE Lab, il primo Vademecum dell’Energy Management: uno strumento indispensabile per la piccola e media impresa italiana e per la pubblica amministrazione, interamente dedicato a chi si occupa della gestione dell’energia in imprese ed enti.
Il Vademecum dell’Energy Management si articola in cinque capitoli, ed è stato reso possibile grazie al contributo dei relatori del “Comfort Technology 2017”, il roadshow di eventi organizzati nel 2017 da MCE in diverse città italiane e dedicati alla progettazione efficiente nell’edilizia e nell’impiantistica.
fonte: http://www.mcexpocomfort.it/it/MCE_Lab/MCE-LAB-news/Vademecum-dellEnergy-Management-di-MCE-Lab/

sabato 13 ottobre 2018

PATTO DEI SINDACI - IL SITO


https://www.pattodeisindaci.eu


Il Patto dei sindaci è il principale movimento europeo che vede coinvolte le autorità locali e regionali che si impegnano volontariamente ad aumentare l'efficienza energetica e l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori. Attraverso il loro impegno i firmatari del Patto intendono raggiungere e superare l'obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica entro il 2020.

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ETICHETTE CARBURANTI - distributori le nuove sigle europee

(fonte immagine https://www.agi.it)

In ossequio della direttiva europea (2014/94) che  il nostro Paese ha recepito lo scorso anno con un decreto legislativo, da oggi  in ogni stazione di servizio sia sul distributore sia sulla pistola per l’erogazione ci saranno delle etichette che affiancheranno quelle tradizionali. 

Le nuove avranno delle lettere e numeri inscritti all’interno di tre forme geometriche: 
  • un cerchio per la benzina;
  • un quadrato per il gasolio ;
  • un rombo per i combustibili gassosi. 

I simboli verranno apposti anche sui nuovi mezzi che usciranno dalle concessionarie e su quelli che saranno immatricolati: si troveranno accanto al tappo del serbatoio di carburante. 

Nessun accorgimento è previsto per le auto già in circolazione.

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