sabato 30 novembre 2013

definizioni: Campi elettromagnetici a bassa frequenza

Campi elettromagnetici a bassa frequenza

ELF (extremely low frequency) è la terminologia anglosassone per definire i campi elettromagnetici a frequenze estremamente basse, ossia comprese tra 0 Hz e 3000 Hz. Nell´uso comune tali campi sono anche detti semplicemente "a bassa frequenza".
Le principali sorgenti artificiali di campi ELF sono:
  • sistemi di trasmissione e distribuzione dell´energia elettrica, comunemente detti elettrodotti e costituiti da:
    - linee elettriche a differente grado di tensione (altissima, alta, media, bassa), nelle quali fluisce corrente elettrica alternata alla frequenza di 50 Hz
    - impianti di produzione dell´energia elettrica
    - stazioni e cabine di trasformazione elettrica
  • sistemi di utilizzo dell´energia elettrica, ossia tutti i dispositivi, ad uso domestico ed industriale, alimentati a corrente elettrica alla frequenza di 50 Hz, quali elettrodomestici, videoterminali, etc.
In USA, Canada e Giappone si utilizza corrente alternata alla frequenza di 60 Hz.
In prossimità di un elettrodotto si generano un campo elettrico e un campo magnetico e l´esposizione è valutabile misurando separatamente l´entità del campo elettrico e del campo magnetico. Infatti a tale frequenza le dimensioni e distanze reciproche degli oggetti sono molto inferiori alla lunghezza d´onda.
fonte: ArpaER

Nessun commento:

Posta un commento