lunedì 12 giugno 2017

riqualificazione energetica delle parti comuni dei condomìni

Per la riqualificazione energetica delle parti comuni dei condomini, esiste la possibilità di fruire di incentivi più consistenti rispetto al passato.

Vedi Legge di Bilancio 2017. 

Non si tratta solo di percentuali di sconto maggiori, che possono arrivare fino al 75% delle spese sostenute, ma anche della possibilità per tutti i condomini di cedere il bonus ai fornitori. 

Gli interventi di efficentamento energetico nei condomini beneficeranno di bonus modulati in ragione della entità dei lavori e parametrati ai risultati raggiunti. 

Si partirà quindi dal 65%, come nelle singole abitazioni, ma si potrà salire al 70% se l’intervento interessa almeno il 25% dell’involucro edilizio, ad esempio quando si dota l’edificio del cappotto termico. 

Gli incentivi potranno arrivare al 75% nel caso in cui l’intervento porti al miglioramento della prestazione energetica invernale ed estiva. 

Gli incentivi saranno validi per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021. 

Le detrazioni saranno calcolate su un ammontare delle spese fino a 40mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio. 

Il rimborso avverrà in dieci anni. 

I risultati raggiunti in termini di efficientamento energetico dovranno essere certificati da tecnici abilitati attraverso la redazione di un Attestato di Prestazione Energetica (APE). 

L’Enea condurrà inoltre delle verifiche a campione per controllare la veridicità delle prestazioni raggiunte. 

In caso di discrepanza con l’Attestato di prestazione energetica rilasciato dai professionisti dopo i lavori, il bonus sarà revocato.

Il bonus fiscale potrà essere ceduto a imprese, Esco o altri soggetti diversi da banche e intermediari finanziari. 

Le modalità con cui effettuare la cessione saranno definite dall’Agenzia delle Entrate entro 60 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio.

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