domenica 6 ottobre 2013

RhOME, il progetto italiano alle Olimpiadi mondiali di bioarchitettura


Si chiama “RhOME for denCITY” ed è l’unico progetto italiano selezionato per partecipare alla nuova edizione di “Solar Decathlon”, la grande Olimpiade internazionale di architettura green, ideata dal Dipartimento di Energia degli Stati Uniti. 

Obiettivo della gara? Progettare, per le città del futuro, case sostenibili, convenienti, perfettamente inserite nel territorio circostante.  
I 20 finalisti, provenienti da 16 Paesi e 3 continenti, si confronteranno, nel giugno 2014, nella sfida finale che si terrà a Versailles, in Francia, dove le abitazioni progettate saranno aperte al pubblico e visitabili. 
I quattro principi inderogabili dell’edizione di quest’anno sono: densità, convenienza, trasportabilità e sobrietà. Tutte caratteristiche a cui si ispira il progetto italiano, presentato oggi in anteprima al Made Expo di Milano, e che sarà realizzato dal team dell’Università Roma Tre, capeggiato dall’architetto Chiara Tonelli. 
La stessa squadra che, con “MED in Italy”, si è guadagnata il bronzo nell’edizione 2012.  

Il nome del progetto tricolore indica la scelta di fondo: partire dal territorio e, nello specifico, da una città simbolo, la Capitale, RhOME - a home for Rome - e ripensare le periferie urbane in chiave sostenibile. La casa, infatti, avrà prestazioni energetiche quasi otto volte superiori a quelle di una classe energetica C e di una volta e mezza superiori a quelle di una classe energetica A+. Produrrà più di quanto consuma e fornirà energia per il quartiere nel quale sarà costruita. 
Sarà inoltre caratterizzata da pannelli solari fotovoltaici flessibili, gli stessi che vengono utilizzati nelle barche a vela; un parapetto che produce acqua calda ma è fresco per l’estate; un isolamento pressoché totale del ‘manto’ che circonda l’abitazione, perché è bene consumare poca energia anche se questa è prodotta con sistemi rinnovabili e, infine, un sistema di ‘corrente programmata’ di aria fresca.  

“La proposta abitativa di RhOME mira non solo a sviluppare un progetto architettonico a impatto zero, che produca più energia di quanta ne consuma, ma anche a liberare le preesistenti aree archeologiche, come gli acquedotti romani, dall’abusivismo a favore di una nuova aggregazione urbana di moduli abitativi ad energia rinnovabile”, spiega la responsabile del progetto Chiara Tonelli, Faculty Advisor dell’Università Roma Tre. “Nella prossima edizione 2014 del Solar Decathlon Europe il tema della città assume infatti un peso maggiore. Si riduce l’enfasi sulla produzione energetica, mentre cresce il concetto di efficienza e sostenibilità applicata non più soltanto ai processi di produzione dei materiali, ma anche ai temi della mobilità e della vivibilità in generale, favorendo la vita di quartiere e le relazioni interpersonali in un processo di rigenerazione urbana che si riflette anche in termini sociali”. 

Altro tema chiave della competizione è la ‘densità’. La casa deve essere pensata per una città ‘densa’. Da qui il nome, RhOME for denCity. Alla base c’è l’idea di ri-densificare un’area prescelta della capitale, che non significa solo aumentare il numero di metri quadrati o cubi per ettaro, con conseguente occupazione di nuovo suolo pubblico, ma incrementare il numero di abitazioni di minori dimensioni per la stessa area, per soddisfare le esigenze di giovani coppie, singles e residenti temporanei. I principali vantaggi? Risparmio economico ed energetico, salvaguardia del territorio ancora non costruito, ottimizzazione delle infrastrutture preesistenti e del sistema di trasporto, maggiore sicurezza e miglioramento delle relazioni sociali. 

La casa del team italiano di RhOME for denCity, sfiderà altre 19 case più ecologiche al mondo provenienti da Cile, Costa Rica, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, India, Messico, Olanda, Romania, Spagna, Stati Uniti, Svizzera, Tailandia e Taiwan. Le performances delle abitazioni verranno misurate su dieci temi (appunto, un solar decathlon): architettura, ingegneria e costruzione, efficienza, bilancio energetico, comfort, funzionamento, comunicazione, progettazione urbana, trasporto e convenienza economica, innovazione e sostenibilità. Ogni contest riguarderà una determinata categoria e verrà valutato con uno specifico punteggio. La squadra con il maggior numero di punti vincerà la gara. 

Insomma, un’avventura emozionante per chi si appassiona all’idea di un’architettura più sostenibile e integrata con la natura, per chi ama pensare a case a basso costo e a impatto zero, per chi crede nel riuso del territorio, per chi è convinto che le città del futuro esisteranno e saranno più vivibili, più verdi, più socializzanti. Più gentili. 


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